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Discussione: Sta cosa la scrivo qua...

  1. #1

    Unhappy Sta cosa la scrivo qua...


    E' sabato sera, e mentre tornavo dal lavoro stasera pensavo ..."porca troia, c'è la festa..." Mia figlia ha compiuto 16 anni. Che fai? Non le consenti di invitare in casa una quindicina di sbarbatelli? In fondo tocca a lei...mi ricordo la mia di adolescenza. Quando alle feste c'era guido con gli occhiali che metteva i dischi non potendo fare altro, ed io che avevo da giorni prima l'ansia perchè avrei finalmente potuto avere l'occasione di vederla al di fuori degli sguardi sfuggevoli all'uscita di scuola.
    E quando ballavo a braccia tese con le mani sui suoi fianchi il cuore batteva e cocciante cantava.....quei profumi di sudore, quell'odore di brut spruzzato con esagerazione mi rimarranno per sempre nelle narici profonde del cervello.
    E quando rotolavo un legnetto tra le mani sudate, seduto come un pollo sulla panchina senza nemmeno il coraggio di guardarla negli occhi mentre il mio amico dalla panchina vicino mi incitava con i suoi....
    "E' uguale se non ti dico niente?" il suo sorriso fece cessare la pioggia quel 6 ottobre del '75. Non ero riuscito e farle la dichiarazione.....ma avevo finalmente la mia prima fidanzata! Erano i miei 14 anni e l'inverno a Roma si usavano i cappotti, quelli che ti irritavano il collo con la lana quella vera. Ed il mio cuore era caldissimo.

    Stasera dal balcone mi guardavo le mia passata gioventù, li nel giardino di casa. Tutti con il cellulare in mano e in tasca, in tasca e poi di nuovo in mano, poi seduti a giocherellare con il cellulare. Ognuno per conto suo, ognuno solo in mezzo agli altri. Ogni tanto quattro strilli di musica di merda e neanche un gaggio con gli occhiali seduto in disparte. Mentre rispondevo al loro saluto "ciao aldo!" contemporaneamente pensavo "ma chi cazzo sei? come osi darmi del tu?" Io abbassavo lo sguardo davanti agli adulti ed il buongiorno o buonasera erano il minimo dell'ossequio per me verso i GENITORI.

    Una ragazzina, amica di mia figlia, mi fa: " Aldo stasera sei più sexy del solito". A me! Uomo di 50 anni! Che ti avrò visto due volte di sfuggita senza guardarti! Ma allora ditemi voi: sono io che sono alieno o sto mondo è marcito come le cipolle che ha comprato mia moglie al supermercato? Con quale sinapsi una ragazzina può rivolgere non tanto l'argomento quanto il pensiero verso certe espressioni nella massima N O R M A L I T A' ?! Sono io che sono idiota che ancora mi sorprendo, o reggo ancora e faccio bene lo spirito che perduto tanto disastro ha provocato?
    Che faranno questi miei figli? Cosa ricorderanno della loro goventù? Il loro operatore preferito? Il signor wind e la signora vodafone? Se oggi non c'è gerarchia, se il rispetto è un compromesso tra risotto e reggipetto, se tutto è piatto e livellato, se tutto è facile e scontato, se tutto è lecito, se ogni cosa è un diritto privo dall'essere conquistato, se l'amore è una trombata nel cesso della scuola e il desiderio un sostantivo astratto, se è tutto pubblico e il privato è preistoria, ma allora ogni giorno sarà uguale all'altro! Dov'è il mistero? Dov'è la conquista? Che fine hanno fatto le emozioni??? E le scoperte??
    Cosa sto insegnando ai miei figli? Princìpi inesistenti???? Inutili!!! Ormai obsoleti!!!!
    Quale mondo reggeranno questi ragazzi? Come potranno sopravvivere???????

    Quanti interrogativi, quanti scrupoli. Preferisco essere me, col bagaglio della mia vita, le esperienze e le sorprese, le sofferenze e le conquiste, i miei ricordi meravigliosi, la mia musica ed i miei profumi colorati. Mi sento colorato.
    E questi figli grigi mi fanno male al cuore.

    Per fortuna, sono nato nel 1961.



    15/09/2012

    Aldo
    Ultima modifica di corvAldo; 09-16-2012 alle 03:14 AM
    Aldo

    Presidente del
    ***Corvette Club Roma***

    CORVETTE C5 2000 silver,Borla exaust IN VENDITA!


  2. #2
    I nostri "vecchi" strabuzzavano gli occhi per i nostri comportamenti adolescenziali e ci guardavano con un misto fra preoccupazione e compassione. Noi ora fatichiamo, spesso non riuscendovi, a dare un senso a certi atteggiamenti dei nostri figli, figli evidentemente di un altro tempo che a noi appare vuoto ed imperscrutabile, ma nel quale loro si sentono a proprio agio.
    E, aldilà della crosta della facile confidenza e dell'apparente superficialità legata a comportamenti omologati e standardizzati (sono rare le pecore fuori dal gregge ), se scaviamo dialogando, notiamo spesso sensibilità nuove e diverse che a noi erano sconosciute ed a volte lo sono tuttora, ma non per questo meno pregevoli e fondate.
    Probabilmente anche loro si sentono "colorati", ma con sfumature che non ci appartengono. Poi il tempo e l'età riaggiusteranno ( dal nostro punto di vista ) molte cose e le distanze non ci parranno piu' cosi' insormontabili : ho, ad esempio, piu' dialogo ora con mio figlio ventitreenne di quanto ne avessi avuto nei suoi sedici anni. Io ho ancora piu' "culo" di te : infatti sono nato addirittura leggermente prima
    C3 \"collector edition\" 82

  3. #3
    ciao a tutti e buongiorno, mi sono riscritto ieri su questo splendido sito, anni fa partecipavo e poi, sapete com'è a volte ti stanchi, hai problemi più grandi di te, ti prende l'apatìa, l'insofferenza, ti assale una specie di depressione e di rifiuto....comunque la mia vette è ancora lì, impolverata, ferma da un paio d'anni, ma sempre pronta.....
    volevo, oltre che salutarvi tutti, fare i complimenti a corvaldo per la prosa inviata, amico mio, hai fatto un'analisi spietata ma logica dei ragazzi d'oggi, anch'io ho provato le stesse sensazioni tue quando mia figlia era adolescente, quando i ragazzi per casa ti salutavano col tu, o aprivano il frigo senza chiedere permesso per prendere una birra e placare la loro sete, e non credo fosse semplicemente gelosìa, la stesse sensazioni le ho provate qualche anno dopo con i due figli maschi.... forse un pò d'invidia, quella sì, invidia per questi ragazzini che si permettono cose che per noi erano inimagginabili....si dice spesso " eh, 30 anni di meno! " ed io aggiungo " sì ma col cervello di oggi " ma forse non sarebbe la stessa cosa.....

  4. #4
    io non ho figli,cmq senza voler generalizzare e dire la solità banalità... i giovani di oggi mi "spanventano" alquanto

  5. #5
    purtroppo si è arrivati a un punto di "non ritorno",ormai tutti i giornali e tivù non parlano
    altro di giovani che sono: annoiati,che gia a 14 anni bevono,drogati,lanci ano massi dai
    cavalcavia autostradali,secondo un mio parere ci sono tanti ragazzi che hanno bruciato
    troppo velocemente i loro anni migliori!!!!.
    senza contare le bestemmie che senti dire,che sono la cosa che mi irrita di più.

    io,ho 41 anni,e penso che più andremo avanti,sarà sempre peggio,specialmodo per chi
    verrà dopo di noi e di loro.

    l
    pietro guerini

  6. #6
    Io credo che tutti i sedicenni, e dintorni, non siano tutti uguali, certo la descrizione di corvaldo è più che spietata sui giovani di oggi, mio figlio diciasettenne che in più occasioni hà invitato amici e amiche in occasione di qualche festa a casa mia hò visto comportamenti analoghi a quelli descritti ma io credo non bisogna generalizzare e capire le differenze da soggetto a soggetto, di fuori di testa ce ne sono indubbiamente molti di più che ai tempi nostri, io sono del 53, il contesto è diverso da allora per cui io credo che prima di giudicare bisogna cercare di capire che i tempi sono enormemente cambiati fermi restando i valori del rispetto verso gli adulti e la gente in generale cosa che in molti ragazzi è sottovalutata sicuramente colpa dell'istruzione avuta dai genitori in primis ma anche dell'ambiente in cui sono cresciuti.
    Il lavoro di educazione di mio figlio hà prodotto i suoi risultati ma con grande fatica, effettivamente una volta era una cosa scontata insegnare di portare rispetto ai più grandi ora è un' optional che la maggioranza ignora....L'importan te è non mollare di un millimetro la linea di insegnamento dal primo giorno di culla alla maturità, se guardo i casini che hanno fatto certi suoi amici dovrei essere soddisfatto di lui ma ci sono molte cose da migliorare e non sono disposto a mediare sull'educazione, anche se non pretendo la perfezione, a guardarmi bene certe regole non lo hò mai rispettate neanch'io....
    Ultima modifica di pugnali53; 09-16-2012 alle 05:49 PM
    pugnali53
    c6 z06 gialla

  7. #7
    Mah, io conosco anche degli adolescenti molto bravi e ben educati...ovviamente ce ne é per tutti i gusti..ma questo vale anche per gli adulti!
    Dave

  8. #8
    una lettura semplice e compressa del mondo che cambia, il sistema delle regole o non regole di oggi ti colpisce come un pugno nello stomaco. La cosa che può portare avanti certi principi anche se di una volta nel processo educativo è quello di capire in primis i ragazzi ed ascoltarli anche quando non parlano, e poi parlare, parlare, parlare. E' dura non bisogna mollare. Il fulcro di tutto il cambiamento è l'individualismo portato all'estremo non solo nei giovani e poi i tempi e le cadenze della vita di oggi sono diversi da allora, bisogna stare attenti a questo frullatore e cosa ogno nel proprio piccolo può fare? deve farlo.
    laclac
    ::::::::::::::
    Enjoy your trip

  9. #9
    La crescita termina con l'età adulta che alla fine è la piena consapevolezza di se stessi e del mondo che ti circonda, in che fase o tempo sia questo mondo dipenderà poi da che anno sei nato, punto....ma è il percorso che è cambiato. Non c'è più un percorso! Non c'è gradualità! Qui si salta con l'asta. La società attuale, per quanto tu possa parlare e parlare e parlare con i tuoi figli, li scaraventa dalla condizione ovattata di bimbi alla realtà adulta di colpo! Come una pizza in faccia! Senza che loro possano essere pronti, perchè non hanno l'esperienza necessaria. Perchè c'è internet, che è il mondo in tasca con tutte le sue sfaccettature stupende o meschine che siano. E' lì, a portata di mano e a portata di TUTTI piccoli o grandi nella stessa misura senza pietà! Questo è il problema!

    La mia non è una critica alla gioventù ne tantomeno un giudizio...figuriamo ci. Io Odio chi giudica, odio anche la critica se fine a se stessa; il mio è un senso di stupore e di dolore, di pietà e di preoccupazione per questi figli, tutti i figli, che una volta visto il loro corpo cresciuto, pensano che la strada sia già finita, gli si fa credere di poter sapere tutto con un click, di aver spalancato la porta della libertà con un click, passa il concetto del tutto è pronto tutto è lecito con un click, si comunica con un click, e non possono aver rispetto perchè si sentono all'altezza di chiunque con un click, l'esperienza non possono sapere cosa sia perchè gli si fa credere che non ce ne sia bisogno...con un click.
    Questa è l'epoca del click e questi sono i risultati.

    Si faccia avanti chi di voi ha avuto genitori che si occupassero di lui con la scrupolosità e l'ansia che adoperiamo noi, chi ha avuto i genitori che gli parlavano parlavano e spiegavano? Che gli comperavano il possibile e di più per non farlo sentire "di meno"!
    Eppure eccoci qua: chi più o meno sano di mente ma siamo qua, con le famiglie le mogli il lavoro e che parliamo di loro, ancora una volta dei nostri figli e ci chiediamo se e dove abbiamo sbagliato.
    Non c'è un cazzo di sbagliato. Di parole e di fatti ce ne sono pure troppi. C'è troppo di tutto. Ma queste sono ormai frasi fatte, minestroni raffreddati. Il problema è che solo ora che ci sto sbattendo il grugno mi rendo conto che la merda che vivo cercando di non calpestare capita sotto i piedi dei miei figli per i quali non ci sono più scarpe...

    Certo, per ognuno i propri figli sono tra i migliori, siamo fortunati, anzi siamo stati attenti e bravi, se non'altro abbaimo fatto di tutto, ed abbiamo avuto i nostri risultati, anzi dobbiamo fare meglio, dobbiamo fare di più. Ma allora di chi sono figli i ragazzi su chatroulette con la minchia in mano? Di chi sono figlie le ragazzine che si fanno sbattere al cesso e mettono i filmati in rete? E quelle che si spogliano in chat per una ricarica? Su quale pianeta vivranno? Io sono preoccupato, io sono spaventato, e sono pure nauseato. Si capisce?

    Io ho tre figli stupendi, tre bravi ragazzi. Studiano, sono educati e li seguo e li seguirò più che posso. Per fortuna non sono come gli altri. Chissà chi sono i genitori...degli altri? Poveri ignari...
    Aldo

    Presidente del
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  10. #10
    Eh....... bella discussione......... ieri Daria..... a marzo farebbe tre anni...... quindi ha ancora due anni e mezzo, e non mi ricordo per cosa Chiara le ha detto urlando "smettila sennò ti do uno schiaffo!" e Daria prontamente senza perdere un attimo le ha risposto "NO.... te lo do io uno schiaffo!"....... beh....... sono un paio di mesi che....... è diventata dura, ha cacciato un caratterino...... minchia.... .... e fra qualche anno????

    I miei genitori mi facevano pelo e contropelo solo se alzavo lo sguardo quando mi cazziavano..... figuriamoci se a mio padre rispondevo na cosa del genere, quallo gia normalmente mi menava con tutto quello che gli capitava per le mani (pure pezzi di cannola dell'acqua) ...... certe mazzate....... e quando andavamo a casa di qualcuno tutti dicevano "ma come è bravo sto ragazzo..... mica come i ragazzi di oggi!" e se....... dovevano saperlo che cazzo di revisioni mi faceva mio padre...... tagliando completo!!!

    boh........ vedremo quando sarà piu grande...... oh...... che devo fare........ io sono contro le mazzate, però...... è vero che funzionano........ anche perchè a me Daria non mi risponde..... perchè io non sono come la madre..... io ci metto poco!!! Ovviamente lo schiaffetto che si puo dare a una creatura di quell'età!! Giusto la forza di cappottarla sotto sopra sul divano!!! SCHERZO!!!
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    Preoccupati più della tua coscienza che della reputazione. Perché la tua coscienza è quello che tu sei, la tua reputazione è ciò che gli altri pensano di te. E quello che gli altri pensano di te è problema loro. (Charlie Chaplin)

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