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Discussione: Che vergogna!

  1. #1

    Che vergogna!


    Mi vergogno, quando in televisione parlano di Napoli, della provincia, di Scampia, di Secondigliano... provo un senso di sconforto che non so spiegare.
    Io vivo in provincia a Casavatore, esattamente dove hanno sparato a quel povero cristo per prendergli la BMW, non ho parole, mi vergogno, vergogna è la parola giusta, sono mortificato nell'anima, non riesco a capire... eppure vivo qui da 35 anni, sono cresciuto sui marciapiedi, facevamo da ragazzini cose da scugnizzi, il pallone, i carruocioli (mezzi di trasporto fatti con cuscinetti a sfera come ruote e tavole di legno), andavamo in giro di notte camminando sui muri per rubacchiare le mele dall'albero del contadino vicino a noi, ma mai e poi mai posso concepire come un bambino come ero io all'epoca possa diventare da grande un assassino, senza nessuna pietà, come si puo sparare così... per cosa? Per una macchina? Ma io non riesco a capacitarmi.... tutto quello che riesco a fare è vergognarmi, mi viene un nodo alla gola, che schifo.... adoro questa città..... ma mi vergogno, tante volte ho pensato di andarmene, ma poi ho sempre pensato che chi riesce a fare qualcosa di buono qui è bravo il doppio, a Milano avrei guadagnato il triplo, oggi avrei 4 Corvette non una.... ma sarei scappato, non andato via, ma scappato, e a me di scappare non mi và, mi vergogno e sono mortificato...... ma da qui non me ne vado! Ci vivo schifato.... sconfortato ma ci vivo!


    Che vergogna!!!!
    Hanno proprio ragione quando ci prendono in giro!!!! E io mi incazzo da morire, odio quelle parole, terrone, Napoletani, Vesuvio...meridione. .....sono parole comuni... ma vengono sempre dette con un non socchè di beffardo!

    Che vergogna..... avete proprio ragione..... che merda che è sto meridione!!!!!
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    Corvette Grand Sport 1964 (work in progress)
    Preoccupati più della tua coscienza che della reputazione. Perché la tua coscienza è quello che tu sei, la tua reputazione è ciò che gli altri pensano di te. E quello che gli altri pensano di te è problema loro. (Charlie Chaplin)

  2. #2
    attila
    Guest
    per fortuna non tutti sono come quelli che finiscono sul giornale, anzi forse nella mia ingenuità credo siano una percentuale inferiore. Purtroppo i media danno risalto solo alle brutte notizie, se una cosa è bella è normale e non fa ascolti.

    quelli secondo me sono i terroni, ma non necessariamente perchè stanno nel meridione! ti assicuro che di terroni ce ne sono tanti anche al nord. Sono a 5 minuti dalla svizzera, eppure purtroppo la inculata + grossa della mia vita l'ho presa da una persona che è nata al nord che + al nord non si può.

    qui siamo diffidenti verso quelli del sud, e purtroppo si sbaglia! Quando sono andato in Germania a prendere la Vette un ragazzo di 25 anni, calabrese emigrato da anni, che lavora tutto il giorno nella sua pizzeria, mai visto ne conosciuto prima, mi ha ospitato vitto e alloggio GRATIS perchè il venditore della mia tamarra Vette non parlava inglese ed era il suo ex padrone di casa. Ripeto che ci ha rimpinzato per 2 giorni e non ha voluto nulla! Io ero quasi spaventato.. pensavo ora ci inculano tutto. Invece NO. e potrei citare altri esempi.

    purtroppo quello che dici tu Alain è vero. anche io non posso concepire come accadano certe cose. Io lavoro a Milano, non sono scappato da Genova, ma mi ci sono trovato per caso. ti assicuro che delinquenza ce n'è e a volte penso che se fossero "terroni" sarebbe meglio.. invece arrivano da "oltre mare".

    A dicembre il mio vicino di casa ha scaricato una beretta dietro a 3 albanesi che rubavano per la seconda volta... e ora tutti contro gli albanesi..

    vabè ora nn vorrei addentrarmi in discorsi pericolosi...

    io mi vergogno di essere italiano quando all'estero ci dicono pizza mandolino e soprattutto mafia...

    negli anni 50/60 il nonno di mia moglie a S. Monica vietava a sua mamma di uscire con gli italiani... fate voi! ed erano pure facoltosi: chissà perchè!?!?

  3. #3
    attila
    Guest
    PS: anche io facevo i carretti con i cuscinetti, e rubavo le ciliege. ora ho piantato un albero in giardino ma non hanno lo stesso gusto![)][)]


  4. #4
    Mr_hd
    Guest
    Fortunatamente Alain, ci sono persone come te e Chiara ( e molte altre che conosco personalmente), che non hanno niente a che fare con quella gente, anzi..... ti fanno capire come puoi essere fortunato a conoscerle. E devo essere sincero questo rapporto non ce l'ho con molti amici qua al nord. Sono convinto che le cose sono uguali da tutte le parti e come c'è criminalità li, c'è anche qua, a roma, a bologna e via dicendo. Quindi non vergognatevi della vostra terra ( splendida e piena di storia) ma di quei pochi soggetti che la deturpano e non le rendono omaggio come fate voi.

  5. #5
    rossomick
    Guest
    dai Alain, non ti abbattere.. ma ammettilo, la tua paura è quella che al benzinaio ti rapinino la vette!! accidenti che disastro sarebbe!! magari poi la ritroviamo al tg5 quando fanno vedere le gare clandestine per le vie di.. Scampia!!

  6. #6
    Stingray1973
    Guest
    In una foresta fa più rumore un albero che cade che 1000 che crescono. La criminalità esiste ovunque, nel profondo nord come nel profondo sud. Sicuramente su molti livelli è più radicata al sud, ma non dimentichiamoci le radici storiche che hanno creato tutto questo. Nei primi anni del Regno d'Italia c'è stata una vera e propria guerra civile, passata sotto il nome di brigantaggio, tra quelli che erano favorevoli al Regno Borbonico e quelli che volevano a tutti i costi un' Italia unita. Vi furono eccidi da entrambe le parti e di certo la criminalità e i problemi del meridione che ancora oggi esistono sono anche retaggio di quegli anni oscuri. Se esistono grossi problemi al sud è un fatto di mentalità e parte della colpa è anche del centro e del nord. Speriamo che in futuro persone volenterose e con mentalità aperta come Alain, Chiara e tanti altri, possano dare l'esempio a tutti che la via da intraprendere per migliorare le cose è quella. Tanto di cappello a chi ama la sua terra a costo di sacrifici e combatte cercando di migliorarla e facendo autocritica.

    BRAVO ALAIN

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