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Risultati da 221 a 230 di 236

Discussione: Evento off-topic

  1. #221
    temugin73
    Guest

    A quest'ora e dopo un fine settimana così non sono in grado di rispondere!
    Ora ci dormo su' e domani saprò se siamo più ottimisti o più volenterosi..
    Grazie del sostegno ragazzi.

  2. #222
    temugin73
    Guest
    A quest'ora e dopo un fine settimana così non sono in grado di rispondere!
    Ora ci dormo su' e domani saprò se siamo più ottimisti o più volenterosi..
    Grazie del sostegno ragazzi.

  3. #223
    temugin73
    Guest
    Allora..

    Tiriamo le somme di questa prima esperienza..
    L'evento è andato sui giusti binari: un buon allestimento; un colpo d'occhio della sala XI (dove si svolgeva la rassegna) piacevole, con circa 2000 titoli esposti; uno spazio conferenze quasi perfetto; un seguirsi di presentazioni ben ritmato, con pochi tempi morti (persino durante quasi tutte le presentazioni stesse!); pubblico soddisfatto; autorità soddisfatte; autori (a dir loro) più che soddisfatti; il tempo è stato clemente, etc etc.
    L'afflusso di pubblico però è stato sensibilmente inferiore sia a quello che effettivamente si poteva supportare sia a quello che ci si aspettava. Da questo punto di vista cevo prendere atto che la pubblicizzazione della Fiera è assolutamente perfettibile: i manifesti vanno collocati meglio, si ha bisogno dei pieghevoli e degli inviti personali.[}]
    Nei due giorni le presenze sono state circa 200 (contro le 1000 supportabili e le 400 auspicate), anche se bisogna ammettere che era un pubblico qualificato.[^]
    Sono stato molto colpito dalla scarsa risposta delle classi "intellettuali" per così dire.. Parlo di insegnanti, professionisti laureati, etc..
    Il sabato 23 la manifestazione è iniziata con lo spettacolo per le scolaresche, molto bello, affiancato alla presentazione della Due Giorni. C'è da dire che gli insegnanti, nonostante le scuole fossero state avvisate con più di due mesi di anticipo, non erano preparati al tipo di evento e, presi dal tenere a bada gli alunni, credo non abbiano nemmeno visto l'unico stand già allestito (in sala XI c'era spazio o per il pubblico dei bambini seduto o per l'allestimento!), che era quello dei testi scolastici e parascolastici. Non parliamo poi dei progetti che avrebbero dovuto portare con le classi. INSOMMA, le scuole e gli insegnanti bisogna prenderli per mano nel fare qualsiasi cosa, tranne rari casi, e dargli il meno possibile per non generare confusione. Finita la mattinata, si è dovuto riallestire la sala ( 500 mq. circa) per la Due Giorni vera e propria. Alle 16;00 eravamo pronti ed ecco che arriva Gianluca Medas! Una persona molto comunicativa ed energica, ci si prende un caffè e via con la girandola delle presentazioni. La presentazione di Medas è stata un ottimo start-up per l'evento!
    Ci facciamo prendere dalla magia del rapporto presentatore-autore-pubblico e sforiamo allegramente l'orario. Due chiacchiere, una sigaretta e si ricomincia cambiando tono stavolta ( c'è da dire che nella pausa mi ha fatto una certa impressione avere in casa nostra Medas, Strinna e Tirotto riuniti in un discorso a tre): la presentazione di Strinna (letta-recitata) sarebbe anche una buona idea, e la lettrice che gli abbiamo affiancato è in gamba, ma, signori, Strinna non è un lettore e il tono scende un po'[xx(], fino a che' il magico fac-totum (cheppoi sarei io) non zompa sul palco e comincia la sua intervista informale: Strinna si mette a nudo, si espone, e così affascina i presenti e si fa quindi accettare come relatore per la presentazione successiva. Pausa. La presentazione di Tirotto a Castelsardo è sempre una scommessa e una sfida: non tanto per avere una risposta dal pubblico, che è praticamente obbligato, quanto nel conquistarlo veramente alla nostra causa. Inizia la presentazione uno Strinna perfetto quasi accademico, poi si passa ad un botta e risposta scoppiettante. Fine della giornata. Che fatica, ma mi arriva un messaggio dal Sud dell'Isola: è Medas che tornato a casa ci ringrazia! Che dire.. Non me l'aspettavo.[:I]
    Approfitto delle ore notturne per leggere i due libri da presentare il giorno dopo (grazie a Dio non sono Bibbie) e si dorme un po'.
    Gli autori che devo presentare, a leggere i loro libri, devono essere completamente matti. Stimolante.
    Domenica 24. Mattinata tranquilla con visita agli antichi libri diocesani. Nel pomeriggio arrivano gli autori: Roggio serissimo e molto executive, Capitta non lo vedo finchè non sono sul palco. Si comincia l'intervista a Roggio e, signori, che presentazione! Devo ammettere che formalmente sono state meglio le presentazioni del giorno prima però quella domenica pomeriggio le emozioni sono palpabili, le parole vengono misurate in megavolt ( e a volte scoccano anche le scintille ), c'è una tensione sotterranea che prende la spina dorsale di tutti o quasi i presenti ( ho fatto l'attore so cosa dico, se il pubblico è presente lo senti ). Roggio è un tipo molto pacato, ma è una persona di una intelligenza superiore di molto alla media e i concetti che esprime si rivelano fucilate. Ci addentriamo in un discorso sul sociale e ne usciamo contenti, convinti e convincenti. E poi.....Capitta.. Chi lo ha conosciuto sa cosa intendo: ci sono i grandi comunicatori, gli intuitivi, i narratori, i geniacci, gli artisti...
    Capitta è un'artista, una persona delicata con dentro un fuoco. E che fuoco. E' stato un finale fuori da ogni schema o binario, non si seguiva più un filo conduttore sia classico che innovativo, era un fluire di pensieri e sentimenti, in balia delle energie che scaturivano dall'autore, dal suo libro e dal pubblico. Siamo scesi dal palco e mi sono dovuto sedere.. Non ero sicuro di quel che avevo detto e tuttora non mi ricordo bene.. Ma tutti erano felici! E questo e quanto basta.

    In Conclusione, è stata una faticaccia tremenda, un investimento assurdo, un evento in parte snobbato, un salto nel buio, con tantissime cose da migliorare.
    Ma è stato stupendo.
    E la cosa più bella è che è stato stupendo per tutti.[:I]



    Ciauz

  4. #224
    temugin73
    Guest
    Allora..

    Tiriamo le somme di questa prima esperienza..
    L'evento è andato sui giusti binari: un buon allestimento; un colpo d'occhio della sala XI (dove si svolgeva la rassegna) piacevole, con circa 2000 titoli esposti; uno spazio conferenze quasi perfetto; un seguirsi di presentazioni ben ritmato, con pochi tempi morti (persino durante quasi tutte le presentazioni stesse!); pubblico soddisfatto; autorità soddisfatte; autori (a dir loro) più che soddisfatti; il tempo è stato clemente, etc etc.
    L'afflusso di pubblico però è stato sensibilmente inferiore sia a quello che effettivamente si poteva supportare sia a quello che ci si aspettava. Da questo punto di vista cevo prendere atto che la pubblicizzazione della Fiera è assolutamente perfettibile: i manifesti vanno collocati meglio, si ha bisogno dei pieghevoli e degli inviti personali.[}]
    Nei due giorni le presenze sono state circa 200 (contro le 1000 supportabili e le 400 auspicate), anche se bisogna ammettere che era un pubblico qualificato.[^]
    Sono stato molto colpito dalla scarsa risposta delle classi "intellettuali" per così dire.. Parlo di insegnanti, professionisti laureati, etc..
    Il sabato 23 la manifestazione è iniziata con lo spettacolo per le scolaresche, molto bello, affiancato alla presentazione della Due Giorni. C'è da dire che gli insegnanti, nonostante le scuole fossero state avvisate con più di due mesi di anticipo, non erano preparati al tipo di evento e, presi dal tenere a bada gli alunni, credo non abbiano nemmeno visto l'unico stand già allestito (in sala XI c'era spazio o per il pubblico dei bambini seduto o per l'allestimento!), che era quello dei testi scolastici e parascolastici. Non parliamo poi dei progetti che avrebbero dovuto portare con le classi. INSOMMA, le scuole e gli insegnanti bisogna prenderli per mano nel fare qualsiasi cosa, tranne rari casi, e dargli il meno possibile per non generare confusione. Finita la mattinata, si è dovuto riallestire la sala ( 500 mq. circa) per la Due Giorni vera e propria. Alle 16;00 eravamo pronti ed ecco che arriva Gianluca Medas! Una persona molto comunicativa ed energica, ci si prende un caffè e via con la girandola delle presentazioni. La presentazione di Medas è stata un ottimo start-up per l'evento!
    Ci facciamo prendere dalla magia del rapporto presentatore-autore-pubblico e sforiamo allegramente l'orario. Due chiacchiere, una sigaretta e si ricomincia cambiando tono stavolta ( c'è da dire che nella pausa mi ha fatto una certa impressione avere in casa nostra Medas, Strinna e Tirotto riuniti in un discorso a tre): la presentazione di Strinna (letta-recitata) sarebbe anche una buona idea, e la lettrice che gli abbiamo affiancato è in gamba, ma, signori, Strinna non è un lettore e il tono scende un po'[xx(], fino a che' il magico fac-totum (cheppoi sarei io) non zompa sul palco e comincia la sua intervista informale: Strinna si mette a nudo, si espone, e così affascina i presenti e si fa quindi accettare come relatore per la presentazione successiva. Pausa. La presentazione di Tirotto a Castelsardo è sempre una scommessa e una sfida: non tanto per avere una risposta dal pubblico, che è praticamente obbligato, quanto nel conquistarlo veramente alla nostra causa. Inizia la presentazione uno Strinna perfetto quasi accademico, poi si passa ad un botta e risposta scoppiettante. Fine della giornata. Che fatica, ma mi arriva un messaggio dal Sud dell'Isola: è Medas che tornato a casa ci ringrazia! Che dire.. Non me l'aspettavo.[:I]
    Approfitto delle ore notturne per leggere i due libri da presentare il giorno dopo (grazie a Dio non sono Bibbie) e si dorme un po'.
    Gli autori che devo presentare, a leggere i loro libri, devono essere completamente matti. Stimolante.
    Domenica 24. Mattinata tranquilla con visita agli antichi libri diocesani. Nel pomeriggio arrivano gli autori: Roggio serissimo e molto executive, Capitta non lo vedo finchè non sono sul palco. Si comincia l'intervista a Roggio e, signori, che presentazione! Devo ammettere che formalmente sono state meglio le presentazioni del giorno prima però quella domenica pomeriggio le emozioni sono palpabili, le parole vengono misurate in megavolt ( e a volte scoccano anche le scintille ), c'è una tensione sotterranea che prende la spina dorsale di tutti o quasi i presenti ( ho fatto l'attore so cosa dico, se il pubblico è presente lo senti ). Roggio è un tipo molto pacato, ma è una persona di una intelligenza superiore di molto alla media e i concetti che esprime si rivelano fucilate. Ci addentriamo in un discorso sul sociale e ne usciamo contenti, convinti e convincenti. E poi.....Capitta.. Chi lo ha conosciuto sa cosa intendo: ci sono i grandi comunicatori, gli intuitivi, i narratori, i geniacci, gli artisti...
    Capitta è un'artista, una persona delicata con dentro un fuoco. E che fuoco. E' stato un finale fuori da ogni schema o binario, non si seguiva più un filo conduttore sia classico che innovativo, era un fluire di pensieri e sentimenti, in balia delle energie che scaturivano dall'autore, dal suo libro e dal pubblico. Siamo scesi dal palco e mi sono dovuto sedere.. Non ero sicuro di quel che avevo detto e tuttora non mi ricordo bene.. Ma tutti erano felici! E questo e quanto basta.

    In Conclusione, è stata una faticaccia tremenda, un investimento assurdo, un evento in parte snobbato, un salto nel buio, con tantissime cose da migliorare.
    Ma è stato stupendo.
    E la cosa più bella è che è stato stupendo per tutti.[:I]



    Ciauz

  5. #225
    temugin73
    Guest
    Allora..

    Tiriamo le somme di questa prima esperienza..
    L'evento è andato sui giusti binari: un buon allestimento; un colpo d'occhio della sala XI (dove si svolgeva la rassegna) piacevole, con circa 2000 titoli esposti; uno spazio conferenze quasi perfetto; un seguirsi di presentazioni ben ritmato, con pochi tempi morti (persino durante quasi tutte le presentazioni stesse!); pubblico soddisfatto; autorità soddisfatte; autori (a dir loro) più che soddisfatti; il tempo è stato clemente, etc etc.
    L'afflusso di pubblico però è stato sensibilmente inferiore sia a quello che effettivamente si poteva supportare sia a quello che ci si aspettava. Da questo punto di vista cevo prendere atto che la pubblicizzazione della Fiera è assolutamente perfettibile: i manifesti vanno collocati meglio, si ha bisogno dei pieghevoli e degli inviti personali.[}]
    Nei due giorni le presenze sono state circa 200 (contro le 1000 supportabili e le 400 auspicate), anche se bisogna ammettere che era un pubblico qualificato.[^]
    Sono stato molto colpito dalla scarsa risposta delle classi "intellettuali" per così dire.. Parlo di insegnanti, professionisti laureati, etc..
    Il sabato 23 la manifestazione è iniziata con lo spettacolo per le scolaresche, molto bello, affiancato alla presentazione della Due Giorni. C'è da dire che gli insegnanti, nonostante le scuole fossero state avvisate con più di due mesi di anticipo, non erano preparati al tipo di evento e, presi dal tenere a bada gli alunni, credo non abbiano nemmeno visto l'unico stand già allestito (in sala XI c'era spazio o per il pubblico dei bambini seduto o per l'allestimento!), che era quello dei testi scolastici e parascolastici. Non parliamo poi dei progetti che avrebbero dovuto portare con le classi. INSOMMA, le scuole e gli insegnanti bisogna prenderli per mano nel fare qualsiasi cosa, tranne rari casi, e dargli il meno possibile per non generare confusione. Finita la mattinata, si è dovuto riallestire la sala ( 500 mq. circa) per la Due Giorni vera e propria. Alle 16;00 eravamo pronti ed ecco che arriva Gianluca Medas! Una persona molto comunicativa ed energica, ci si prende un caffè e via con la girandola delle presentazioni. La presentazione di Medas è stata un ottimo start-up per l'evento!
    Ci facciamo prendere dalla magia del rapporto presentatore-autore-pubblico e sforiamo allegramente l'orario. Due chiacchiere, una sigaretta e si ricomincia cambiando tono stavolta ( c'è da dire che nella pausa mi ha fatto una certa impressione avere in casa nostra Medas, Strinna e Tirotto riuniti in un discorso a tre): la presentazione di Strinna (letta-recitata) sarebbe anche una buona idea, e la lettrice che gli abbiamo affiancato è in gamba, ma, signori, Strinna non è un lettore e il tono scende un po'[xx(], fino a che' il magico fac-totum (cheppoi sarei io) non zompa sul palco e comincia la sua intervista informale: Strinna si mette a nudo, si espone, e così affascina i presenti e si fa quindi accettare come relatore per la presentazione successiva. Pausa. La presentazione di Tirotto a Castelsardo è sempre una scommessa e una sfida: non tanto per avere una risposta dal pubblico, che è praticamente obbligato, quanto nel conquistarlo veramente alla nostra causa. Inizia la presentazione uno Strinna perfetto quasi accademico, poi si passa ad un botta e risposta scoppiettante. Fine della giornata. Che fatica, ma mi arriva un messaggio dal Sud dell'Isola: è Medas che tornato a casa ci ringrazia! Che dire.. Non me l'aspettavo.[:I]
    Approfitto delle ore notturne per leggere i due libri da presentare il giorno dopo (grazie a Dio non sono Bibbie) e si dorme un po'.
    Gli autori che devo presentare, a leggere i loro libri, devono essere completamente matti. Stimolante.
    Domenica 24. Mattinata tranquilla con visita agli antichi libri diocesani. Nel pomeriggio arrivano gli autori: Roggio serissimo e molto executive, Capitta non lo vedo finchè non sono sul palco. Si comincia l'intervista a Roggio e, signori, che presentazione! Devo ammettere che formalmente sono state meglio le presentazioni del giorno prima però quella domenica pomeriggio le emozioni sono palpabili, le parole vengono misurate in megavolt ( e a volte scoccano anche le scintille ), c'è una tensione sotterranea che prende la spina dorsale di tutti o quasi i presenti ( ho fatto l'attore so cosa dico, se il pubblico è presente lo senti ). Roggio è un tipo molto pacato, ma è una persona di una intelligenza superiore di molto alla media e i concetti che esprime si rivelano fucilate. Ci addentriamo in un discorso sul sociale e ne usciamo contenti, convinti e convincenti. E poi.....Capitta.. Chi lo ha conosciuto sa cosa intendo: ci sono i grandi comunicatori, gli intuitivi, i narratori, i geniacci, gli artisti...
    Capitta è un'artista, una persona delicata con dentro un fuoco. E che fuoco. E' stato un finale fuori da ogni schema o binario, non si seguiva più un filo conduttore sia classico che innovativo, era un fluire di pensieri e sentimenti, in balia delle energie che scaturivano dall'autore, dal suo libro e dal pubblico. Siamo scesi dal palco e mi sono dovuto sedere.. Non ero sicuro di quel che avevo detto e tuttora non mi ricordo bene.. Ma tutti erano felici! E questo e quanto basta.

    In Conclusione, è stata una faticaccia tremenda, un investimento assurdo, un evento in parte snobbato, un salto nel buio, con tantissime cose da migliorare.
    Ma è stato stupendo.
    E la cosa più bella è che è stato stupendo per tutti.[:I]



    Ciauz

  6. #226
    temugin73
    Guest
    Allora..

    Tiriamo le somme di questa prima esperienza..
    L'evento è andato sui giusti binari: un buon allestimento; un colpo d'occhio della sala XI (dove si svolgeva la rassegna) piacevole, con circa 2000 titoli esposti; uno spazio conferenze quasi perfetto; un seguirsi di presentazioni ben ritmato, con pochi tempi morti (persino durante quasi tutte le presentazioni stesse!); pubblico soddisfatto; autorità soddisfatte; autori (a dir loro) più che soddisfatti; il tempo è stato clemente, etc etc.
    L'afflusso di pubblico però è stato sensibilmente inferiore sia a quello che effettivamente si poteva supportare sia a quello che ci si aspettava. Da questo punto di vista cevo prendere atto che la pubblicizzazione della Fiera è assolutamente perfettibile: i manifesti vanno collocati meglio, si ha bisogno dei pieghevoli e degli inviti personali.[}]
    Nei due giorni le presenze sono state circa 200 (contro le 1000 supportabili e le 400 auspicate), anche se bisogna ammettere che era un pubblico qualificato.[^]
    Sono stato molto colpito dalla scarsa risposta delle classi "intellettuali" per così dire.. Parlo di insegnanti, professionisti laureati, etc..
    Il sabato 23 la manifestazione è iniziata con lo spettacolo per le scolaresche, molto bello, affiancato alla presentazione della Due Giorni. C'è da dire che gli insegnanti, nonostante le scuole fossero state avvisate con più di due mesi di anticipo, non erano preparati al tipo di evento e, presi dal tenere a bada gli alunni, credo non abbiano nemmeno visto l'unico stand già allestito (in sala XI c'era spazio o per il pubblico dei bambini seduto o per l'allestimento!), che era quello dei testi scolastici e parascolastici. Non parliamo poi dei progetti che avrebbero dovuto portare con le classi. INSOMMA, le scuole e gli insegnanti bisogna prenderli per mano nel fare qualsiasi cosa, tranne rari casi, e dargli il meno possibile per non generare confusione. Finita la mattinata, si è dovuto riallestire la sala ( 500 mq. circa) per la Due Giorni vera e propria. Alle 16;00 eravamo pronti ed ecco che arriva Gianluca Medas! Una persona molto comunicativa ed energica, ci si prende un caffè e via con la girandola delle presentazioni. La presentazione di Medas è stata un ottimo start-up per l'evento!
    Ci facciamo prendere dalla magia del rapporto presentatore-autore-pubblico e sforiamo allegramente l'orario. Due chiacchiere, una sigaretta e si ricomincia cambiando tono stavolta ( c'è da dire che nella pausa mi ha fatto una certa impressione avere in casa nostra Medas, Strinna e Tirotto riuniti in un discorso a tre): la presentazione di Strinna (letta-recitata) sarebbe anche una buona idea, e la lettrice che gli abbiamo affiancato è in gamba, ma, signori, Strinna non è un lettore e il tono scende un po'[xx(], fino a che' il magico fac-totum (cheppoi sarei io) non zompa sul palco e comincia la sua intervista informale: Strinna si mette a nudo, si espone, e così affascina i presenti e si fa quindi accettare come relatore per la presentazione successiva. Pausa. La presentazione di Tirotto a Castelsardo è sempre una scommessa e una sfida: non tanto per avere una risposta dal pubblico, che è praticamente obbligato, quanto nel conquistarlo veramente alla nostra causa. Inizia la presentazione uno Strinna perfetto quasi accademico, poi si passa ad un botta e risposta scoppiettante. Fine della giornata. Che fatica, ma mi arriva un messaggio dal Sud dell'Isola: è Medas che tornato a casa ci ringrazia! Che dire.. Non me l'aspettavo.[:I]
    Approfitto delle ore notturne per leggere i due libri da presentare il giorno dopo (grazie a Dio non sono Bibbie) e si dorme un po'.
    Gli autori che devo presentare, a leggere i loro libri, devono essere completamente matti. Stimolante.
    Domenica 24. Mattinata tranquilla con visita agli antichi libri diocesani. Nel pomeriggio arrivano gli autori: Roggio serissimo e molto executive, Capitta non lo vedo finchè non sono sul palco. Si comincia l'intervista a Roggio e, signori, che presentazione! Devo ammettere che formalmente sono state meglio le presentazioni del giorno prima però quella domenica pomeriggio le emozioni sono palpabili, le parole vengono misurate in megavolt ( e a volte scoccano anche le scintille ), c'è una tensione sotterranea che prende la spina dorsale di tutti o quasi i presenti ( ho fatto l'attore so cosa dico, se il pubblico è presente lo senti ). Roggio è un tipo molto pacato, ma è una persona di una intelligenza superiore di molto alla media e i concetti che esprime si rivelano fucilate. Ci addentriamo in un discorso sul sociale e ne usciamo contenti, convinti e convincenti. E poi.....Capitta.. Chi lo ha conosciuto sa cosa intendo: ci sono i grandi comunicatori, gli intuitivi, i narratori, i geniacci, gli artisti...
    Capitta è un'artista, una persona delicata con dentro un fuoco. E che fuoco. E' stato un finale fuori da ogni schema o binario, non si seguiva più un filo conduttore sia classico che innovativo, era un fluire di pensieri e sentimenti, in balia delle energie che scaturivano dall'autore, dal suo libro e dal pubblico. Siamo scesi dal palco e mi sono dovuto sedere.. Non ero sicuro di quel che avevo detto e tuttora non mi ricordo bene.. Ma tutti erano felici! E questo e quanto basta.

    In Conclusione, è stata una faticaccia tremenda, un investimento assurdo, un evento in parte snobbato, un salto nel buio, con tantissime cose da migliorare.
    Ma è stato stupendo.
    E la cosa più bella è che è stato stupendo per tutti.[:I]



    Ciauz

  7. #227
    temugin73
    Guest
    Allora..

    Tiriamo le somme di questa prima esperienza..
    L'evento è andato sui giusti binari: un buon allestimento; un colpo d'occhio della sala XI (dove si svolgeva la rassegna) piacevole, con circa 2000 titoli esposti; uno spazio conferenze quasi perfetto; un seguirsi di presentazioni ben ritmato, con pochi tempi morti (persino durante quasi tutte le presentazioni stesse!); pubblico soddisfatto; autorità soddisfatte; autori (a dir loro) più che soddisfatti; il tempo è stato clemente, etc etc.
    L'afflusso di pubblico però è stato sensibilmente inferiore sia a quello che effettivamente si poteva supportare sia a quello che ci si aspettava. Da questo punto di vista cevo prendere atto che la pubblicizzazione della Fiera è assolutamente perfettibile: i manifesti vanno collocati meglio, si ha bisogno dei pieghevoli e degli inviti personali.[}]
    Nei due giorni le presenze sono state circa 200 (contro le 1000 supportabili e le 400 auspicate), anche se bisogna ammettere che era un pubblico qualificato.[^]
    Sono stato molto colpito dalla scarsa risposta delle classi "intellettuali" per così dire.. Parlo di insegnanti, professionisti laureati, etc..
    Il sabato 23 la manifestazione è iniziata con lo spettacolo per le scolaresche, molto bello, affiancato alla presentazione della Due Giorni. C'è da dire che gli insegnanti, nonostante le scuole fossero state avvisate con più di due mesi di anticipo, non erano preparati al tipo di evento e, presi dal tenere a bada gli alunni, credo non abbiano nemmeno visto l'unico stand già allestito (in sala XI c'era spazio o per il pubblico dei bambini seduto o per l'allestimento!), che era quello dei testi scolastici e parascolastici. Non parliamo poi dei progetti che avrebbero dovuto portare con le classi. INSOMMA, le scuole e gli insegnanti bisogna prenderli per mano nel fare qualsiasi cosa, tranne rari casi, e dargli il meno possibile per non generare confusione. Finita la mattinata, si è dovuto riallestire la sala ( 500 mq. circa) per la Due Giorni vera e propria. Alle 16;00 eravamo pronti ed ecco che arriva Gianluca Medas! Una persona molto comunicativa ed energica, ci si prende un caffè e via con la girandola delle presentazioni. La presentazione di Medas è stata un ottimo start-up per l'evento!
    Ci facciamo prendere dalla magia del rapporto presentatore-autore-pubblico e sforiamo allegramente l'orario. Due chiacchiere, una sigaretta e si ricomincia cambiando tono stavolta ( c'è da dire che nella pausa mi ha fatto una certa impressione avere in casa nostra Medas, Strinna e Tirotto riuniti in un discorso a tre): la presentazione di Strinna (letta-recitata) sarebbe anche una buona idea, e la lettrice che gli abbiamo affiancato è in gamba, ma, signori, Strinna non è un lettore e il tono scende un po'[xx(], fino a che' il magico fac-totum (cheppoi sarei io) non zompa sul palco e comincia la sua intervista informale: Strinna si mette a nudo, si espone, e così affascina i presenti e si fa quindi accettare come relatore per la presentazione successiva. Pausa. La presentazione di Tirotto a Castelsardo è sempre una scommessa e una sfida: non tanto per avere una risposta dal pubblico, che è praticamente obbligato, quanto nel conquistarlo veramente alla nostra causa. Inizia la presentazione uno Strinna perfetto quasi accademico, poi si passa ad un botta e risposta scoppiettante. Fine della giornata. Che fatica, ma mi arriva un messaggio dal Sud dell'Isola: è Medas che tornato a casa ci ringrazia! Che dire.. Non me l'aspettavo.[:I]
    Approfitto delle ore notturne per leggere i due libri da presentare il giorno dopo (grazie a Dio non sono Bibbie) e si dorme un po'.
    Gli autori che devo presentare, a leggere i loro libri, devono essere completamente matti. Stimolante.
    Domenica 24. Mattinata tranquilla con visita agli antichi libri diocesani. Nel pomeriggio arrivano gli autori: Roggio serissimo e molto executive, Capitta non lo vedo finchè non sono sul palco. Si comincia l'intervista a Roggio e, signori, che presentazione! Devo ammettere che formalmente sono state meglio le presentazioni del giorno prima però quella domenica pomeriggio le emozioni sono palpabili, le parole vengono misurate in megavolt ( e a volte scoccano anche le scintille ), c'è una tensione sotterranea che prende la spina dorsale di tutti o quasi i presenti ( ho fatto l'attore so cosa dico, se il pubblico è presente lo senti ). Roggio è un tipo molto pacato, ma è una persona di una intelligenza superiore di molto alla media e i concetti che esprime si rivelano fucilate. Ci addentriamo in un discorso sul sociale e ne usciamo contenti, convinti e convincenti. E poi.....Capitta.. Chi lo ha conosciuto sa cosa intendo: ci sono i grandi comunicatori, gli intuitivi, i narratori, i geniacci, gli artisti...
    Capitta è un'artista, una persona delicata con dentro un fuoco. E che fuoco. E' stato un finale fuori da ogni schema o binario, non si seguiva più un filo conduttore sia classico che innovativo, era un fluire di pensieri e sentimenti, in balia delle energie che scaturivano dall'autore, dal suo libro e dal pubblico. Siamo scesi dal palco e mi sono dovuto sedere.. Non ero sicuro di quel che avevo detto e tuttora non mi ricordo bene.. Ma tutti erano felici! E questo e quanto basta.

    In Conclusione, è stata una faticaccia tremenda, un investimento assurdo, un evento in parte snobbato, un salto nel buio, con tantissime cose da migliorare.
    Ma è stato stupendo.
    E la cosa più bella è che è stato stupendo per tutti.[:I]



    Ciauz

  8. #228
    Ray Stinger
    Guest
    Bè..... qui sono io allora ad invidiarti per non aver potuto partecipare....

    Purtroppo non conosco nemmeno gli autori intervenuti alla manifestazione da te citati. Ma con tue opportune indicazioni sono pronto a porre rimedio a tale lacuna...

    Complimenti temugin ! Sei già un giornalista fatto e finito ! Ti stai mica proponendo come "voce ufficiale" del nostro futuro ed ipotetico perdiodico di informazione ? Eh eh eh eh...

    Grande !

    Evviva la Cultura, quella con la "C" maiuscola.... quella che viene dalla S....... ops...ehm... eh eh eh.... lasciamo stare va ! (questa è solo una frecciatina per Stroker )

  9. #229
    Ray Stinger
    Guest
    Bè..... qui sono io allora ad invidiarti per non aver potuto partecipare....

    Purtroppo non conosco nemmeno gli autori intervenuti alla manifestazione da te citati. Ma con tue opportune indicazioni sono pronto a porre rimedio a tale lacuna...

    Complimenti temugin ! Sei già un giornalista fatto e finito ! Ti stai mica proponendo come "voce ufficiale" del nostro futuro ed ipotetico perdiodico di informazione ? Eh eh eh eh...

    Grande !

    Evviva la Cultura, quella con la "C" maiuscola.... quella che viene dalla S....... ops...ehm... eh eh eh.... lasciamo stare va ! (questa è solo una frecciatina per Stroker )

  10. #230
    Ray Stinger
    Guest
    Bè..... qui sono io allora ad invidiarti per non aver potuto partecipare....

    Purtroppo non conosco nemmeno gli autori intervenuti alla manifestazione da te citati. Ma con tue opportune indicazioni sono pronto a porre rimedio a tale lacuna...

    Complimenti temugin ! Sei già un giornalista fatto e finito ! Ti stai mica proponendo come "voce ufficiale" del nostro futuro ed ipotetico perdiodico di informazione ? Eh eh eh eh...

    Grande !

    Evviva la Cultura, quella con la "C" maiuscola.... quella che viene dalla S....... ops...ehm... eh eh eh.... lasciamo stare va ! (questa è solo una frecciatina per Stroker )

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