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Messaggio inserito da Henry
Il problema non è quel che dice la Santanchè. Il problema è che Calvino, a suo tempo, non ha varcato le Alpi( oh, non sono 'mbreago). Manca l'educazione civica, il senso di quello che sia corretto fare o no, l'idealizzazione ( termine un po' forte) del bene comune, di quello che, se messo in pratica, farebbe star meglio un po' tutti. Tutte cose che il succitato Calvino ha inculcato nei popoli (nord-Europa) che ne hanno assimilato il pensiero, traducendolo in fatti: e infatti li' vivono meglio.
Noi viviamo in una nazione di merda -parliamoci chiaro-, ma se è tale, lo è soprattutto perchè a rappresentarci in parlamento o in senato o in qualsiasi istituzione c'è lo specchio del popolo eleggente : fatto di gente onesta, ma anche di tanti "furbetti del quartierino" che se ne fottono tranquillamente di cosa sia o meno giusto fare, basta arraffare in un modo o in un altro. Gente che, addirittura, si autoconvince di essere nel giusto, rimodellando la propria morale solo sulle proprie convenienze.
E' il malcostume delle Minetti igieniste dentali arrivate in consiglio regionale lombardo ( ed ora anche piu' su, a 12.000 eurozzi mensili), delle mignotte esibite dal "nano" ( che anch'io a suo tempo votai, pentendomene amaramente) a porci nel ridicolo internazionale e, come di tu, Alex, delle tasse non pagate, con la scusa che tanto finirebbero nel calderone degli sprechi pubblici ( bella scusa, vero?) e che tanto ci pensano i coglioni a pagarle. Una delle poche cose giuste che ha detto Monti ( la cui manovra è un'autentica porcata) è che, in effetti, le mani nelle tasche degli italiani non le mette lo stato, ma l'esercito degli evasori ( mi ripeto, ma stavolta non sono o.t.)[
)].Il blitz di Cortina è poco meno di una pagliacciata, ma comunque rende l'idea di come esistano due italie: quella degli "inculati" e quella degli "inculanti".
Ragionavo, non avendo un cazzo da fare, sull'idea di rendere qualsiasi spesa detraibile e sono giunto alla conclusione che sarebbe difficilmente applicabile, quantomeno in misura conveniente. L'IVA sulla maggior parte dei beni è al 21% (23% da ottobre prossimo) e, piu' o meno, il 30-35% è l'aliquota media di tassazione per la stragrande maggioranza dei redditi. In pratica, se consentissero di detrarre il 100% di una spesa X, alla fine dell'anno si avrebbe un imponibile vicino allo zero,inaccettabile pena bancarotta statale immediata, mentre consentendo piccole percentuali di detrazione diventerebbe piu' conveniente chiedere al giardiniere-elettricista-dentista ecc. di turno di non emettere fattura. D'accordo che tutti pagherebbero, in questo modo, ma evidentemente il gioco sembrerebbe non valere la candela. Ci vorrebbe un approfondimento tecnico. Per il resto, al momento, non esiste in Italia un personaggio politico degno di questo nome, a destra quanto a sinistra. Un liberal-democratico come me, che si è sempre considerato tale, è schifato ormai da tutto: mi viene semplicemente il vomito, c'è marcio ovunque, il povero Luigi Einaudi si starà rivoltando nella tomba e, infine, avessi meno radici qui e qualche anno meno, mi trasferirei armi e bagagli in Danimarca, dove tutto sembra "girare" rotondo quasi come un V8 ( e la premier è pure una bella figa, il cui lato "B" è stato inquadrato, con uno scatto finito su tutti i giornali del mondo, dal radar ottico di quel coglione del nano, giratosi al passaggio della premier Thorning-Schmidt con la lingua quasi a penzoloni : faceva il presidente del consiglio, mica il "camallo" ( con tutto il rispetto per i camalli)[
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