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Risultati da 141 a 150 di 377

Discussione: Superbollo

  1. #141

    Citazione:Messaggio inserito da danicastel

    Ma se io sarei l' Amministratore di una Società che vende Auto ,
    non avendo spazio in Sede , posso tenere l'auto nella mia Abitazione privata ?

    La puoi tenere da qualsiasi meccanico carrozziere per lavori ma non in casa privata e comunque c'è un registro di carico, a un controllo della gdf devi dire dov'è e deve essere lì altrimenti prevedo sicure rogne.

    .
    pugnali53
    c6 z06 gialla

  2. #142
    Perchè questa è esente? per il gpl??

    http://www.subito.it/auto/mustang-gt...o-33040490.htm

    FOUNDING MEMBER SCUDERIA CORVETTE ITALIA
    [IMG]http://www.corvetteitalia.it/forum/attachment.php?attachmentid=1179&d=1345450636[/IMG]
    Corvette Grand Sport 1964 (work in progress)
    Preoccupati più della tua coscienza che della reputazione. Perché la tua coscienza è quello che tu sei, la tua reputazione è ciò che gli altri pensano di te. E quello che gli altri pensano di te è problema loro. (Charlie Chaplin)

  3. #143
    Citazione:Messaggio inserito da pugnali53
    La puoi tenere da qualsiasi meccanico carrozziere per lavori ma non in casa privata e comunque c'è un registro di carico, a un controllo della gdf devi dire dov'è e deve essere lì altrimenti prevedo sicure rogne.
    Confermo le rogne, il registro di carico serve a tenere in esenzione il veicolo che hai in vendita presso la sede della concessionaria od autosalone e non a casa ...



    Citazione:Messaggio inserito da ingsteve

    su pista puoi far quel che vuoi, a meno che ti richiedano un assicurazione per girare ma non sono pratico di pista...
    Ricorati che hai radiato il veicolo al fine di esportarlo, se non lo esporti e lo usi in pista, già c'è un' incongruenza.

    In caso di controllo, se vieni trovato in possesso della vettura che è stata "radiata per esportazione" o "demolita" si incorre in diverse ipotesi di reato, quali l'evasione di bollo, il falso in atto pubblico e detenzione di rifiuto speciale (ecco perchè l' auto doveva essere consegnata ad un centro di raccolta autorizzato).

    Infatti, il D.Lgs. 149/2006, introdusse tre importanti novità:
    - in caso di radiazione per demolizione occorre allegare il certificato di rottamazione rilasciato dal centro di raccolta ovvero dal rivenditore, concessionario, succursale (l' auto è un rifiuto speciale)
    - il veicolo deve essere radiato entro 30 giorni dalla data di emissione del certificato di rottamazione
    - viene soppressa la radiazione di un veicolo per circolazione definitiva ed esclusiva su area privata (radiazione ad uso sportivo)

    Per girare in pista, prima si poteva radiare per uso sportivo.
    Adesso, o il veicolo non è stato mai immatricolato e quindi non devi pagare nulla, o devi tenere il mezzo immatricolato.
    Chiarissima la volontà del legislatore, di fare cassa!

    Ovviamente, quanto sopra riportato non è la prassi, non è quello che di solito succede, ma è meglio essere informati su tutto.

  4. #144
    Certo che se si continua così l'italia va a picco subito, un altro miliardo di perdite sul settore nautico oltre ai 2 miliardi preventivati sul settore auto per i superbolli senza contare un danno all'indotto e all'occupazione operante sulla nautica sui porti e sul turismo non quantificabile mah.....questo succede quando ci sono i super tecnici o chi hà 14 lauree, dico io sicuramente farebbe meno danni un bambino di prima elementare.....






    Danni per un miliardo, occorrono modifiche!


    "Avremo subito 600 milioni di perdite sui consumi turistici e su quelli tecnici (cioè ormeggi, rifornimenti, riparazioni e così via, ndr). E poi, con i licenziamenti che seguiranno il ridimensionamento delle attività artigianali, le perdite arriveranno a toccare il miliardo". Roberto Perocchio presidente di Assomarinas, l'Associazione italiana porti turistici, fotografa così, se non ci saranno aggiustamenti normativi, gli effetti della tassa di stazionamento per gli yacht prevista nella manovra Monti.

    Un campanello d'allarme fortissimo, suonato anche dalle altre associazioni del comparto nautico, Ucina, Assonautica, Federagenti yacht, Assonat, che considerano devastante, per un settore già duramente colpito dalla crisi del 2008-2009, la "cura" del governo. E chiedono emendamenti che, per lo meno, consentano l'inserimento di un indice di vetustà delle imbarcazioni tassate e la possibilità che gli stranieri non paghino l'imposta.

    Attualmente la tassa va dai 1.800 euro l'anno per barche da 10 a 12 metri ai 256mila per yacht sopra i 64 metri.


    "Già ora – spiega Perocchio – è un disastro. I nostri porti turistici segnalano una pioggia di disdette. Mentre quelli stranieri di Francia, Croazia, Montenegro, Tunisia, Malta, mandano offerte ai proprietari di barche italiani per spingerli a portare gli yacht sui loro moli. Contestualmente si è verificato subito il blocco delle opere di manutenzione sulle barche e con l'avvio di ferie prolungate per i lavoratori. Presto scenderemo al 50% dell'ordinario giro d'affari. Capisco le esigenze del governo ma questa è un'imposta totalmente recessiva che oltre a porre un'ipoteca sul futuro dei porticcioli esistenti, affossa i 18mila in costruzione in Italia e gli altri 30mila in corso di progettazione. Vengono cancellati in un colpo 20 anni di lavoro e lo sforzo fatto negli ultimi anni per recuperare clienti stranieri".


    Analoga la posizione di Luciano Serra, presidente di Assonat, Associazione nazionale approdi e porti turistici, che avverte: "Rischiamo di veder ammainata la bandiera della portualità turistica italiana, a vantaggio di altri competitor europei del Mediterraneo". Mentre Assonautica paventa il rischio di innescare una «"macelleria sociale" ai danni dell'intera filiera della cantieristica, dei porti e delle strutture turistiche».


    Anche gli agenti marittimi della nautica, pur "condividendo e supportando la posizione di rigore sostenuta dal governo Monti", ritengono indispensabile "una rivisitazione delle misure sulla tassazione delle imbarcazioni". L'attuale impostazione della norma, spiega Fulvio Luise, presidente di Federagenti yacht, "se non rivista, farà sì che i flussi turistici ed economici si spostino in altre aree del Mediterraneo, evitando volutamente l'Italia, e sarà inevitabile una perdita, stimabile in oltre il 50% dei flussi crocieristici dei grandi yacht nel Paese. Tutto questo è purtroppo già avvenuto in passato con la cosiddetta "tassa Soru", dichiarata peraltro illegittima dalla Corte di giustizia europea, che portò sul territorio sardo molto meno di quello che invece i flussi di turismo estero qualificato erano soliti lasciare in Sardegna.

    Lo scorso anno il turismo nautico generato dai grandi yacht, per il solo tramite gli agenti marittimi, ha portato sul territorio italiano oltre 200milioni di euro di spesa tecnica, cioè direttamente riconducibile allo scalo della nave. Con la nuova norma rischiamo di perdere 100 milioni l'anno di sole di spese intermediate".


    Anton Francesco Albertoni, presidente di Ucina, la Confidustria nautica, spiega che "secondo le stime fornite dall'Osservatorio nautico nazionale, il gettito della tassa sarà pari 285 milioni e avrà un impatto violentissimo sulle regioni che detengono il maggior numero di posti barca: circa 45 milioni ciascuna per Liguria e Toscana, 35 circa per Campania e Sardegna, 22 per il Friuli Venezia Giulia, 19 per il Veneto. Inoltre, nel 2011, il 15% del traffico dei marina turistici è stato rappresentato da diportisti stranieri che saranno inevitabilmente scoraggiati a rimanere sulle nostre coste. E una flessione del traffico charter del 25%, in termini di mancato indotto, annullerebbe, da sola, l'intero gettito dell'imposta, senza contare la mancata contribuzione Iva sulla vendita delle unità nuove".

    Le associazioni chiedono, dunque, un aggiustamento della norma, con l'inserimento di un indice di vetustà delle imbarcazioni, che renda inesigibile l'imposta per barche di età superiore ai 20 anni, nonché l'esclusione dal provvedimento sia delle unità con targa prova, a disposizione delle aziende prima della loro vendita, sia delle imbarcazioni straniere in transito nei porti italiani.



    pugnali53
    c6 z06 gialla

  5. #145
    Ho stimato Feltri a porta a porta ieri sera quando ha detto esattamente lecose che penso io e molti altri.
    Bastava il primo imbecille a caso per alzare la benzina...c'era bisogno della Bocconi?
    Ex C6 Rossa LS2

  6. #146
    NOVITA' POSITIVE se proprio cosi' le possiamo chiamare, almeno il boccone e' meno amaro per le auto usate:

    Si attenua la stretta sui beni di lusso
    Si attenua, poi, la stretta sui beni di lusso. Dopo cinque anni dall'immatricolazion e la tassa sulle auto di lusso si riduce, fino a scomparire dopo vent'anni. Lo prevede, invece, un emendamento dei relatori al decreto legge sulla manovra nel quale si specifica che l'addizionale è ridotta al 60% dopo cinque anni, al 30 dopo dieci anni e al 15 dopo 15 anni. Sorte simile, con decurtazioni minori e senza scomparsa, per la tassa di stazionamento sulle barche: le riduzioni sono del 15, 30 e 45 per cento dopo, rispettivamente, cinque, dieci e 15 anni dalla data di costruzione.


    Esempio Corvette C6 297 kw del 2005/2006 significa .....
    297kw-185kw = 112 kw x 20€ = 2240 € x 60% --> 1344 € in più rispetto al bollo.

    A questo punto io spero che sia cosi', almeno il costo e' minore rispetto a quello che spenderei per un passaggio di proprieta'.

  7. #147
    Questa e' una super-notizia!Sei sicuro?Dove l'hai letta?

  8. #148
    Citazione:Messaggio inserito da Rex

    Questa e' una super-notizia!Sei sicuro?Dove l'hai letta?
    shhhhhhhh! news da parte del mio informatore personale [)]

    In piu' vi rilancio un altra bella news per chi non vuole pagare niente

    stop alle aste "selvagge" di Equitalia: i beni pignorati o ipotecati potranno essere venduti dai proprietari stessi con il consenso dell'agente della riscossione.

  9. #149
    Stiamo a vedere....
    Ex C6 Rossa LS2

  10. #150
    Finalmente un po' di buone notizie!

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