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Discussione: SI PARTE

  1. #21

    grande tony... Stasera nel tuo racconto davventura conto di esserci anche io [8D][8D][8D]... ragazzi tony e jimmi sono davvero grandiosi e garibaldi gli fa un baffo di sicuro... ihihih

  2. #22
    tonyrigo
    Guest
    6° TAPPA
    MODICA – CATANIA (ACIREALE)
    280 KM
    START h 10.00 END h 21.00
    E' un po il RAFFO DAY quello odierno!
    Infatti il programma è quello di andare a trovare in mattinata RAFFO Z06 e quindi un altro amico di FERRARA, ma che abita a CATANIA da un anno che fa di nome RAFFAELE pure lui.
    Insomma siamo circondati dai RAFFAELE e … è un bel farsi circondare, come Vi illustrerò in seguito.
    Ma veniamo al giro.
    Partiamo da MODICA bordesando, bordesando.
    Alla mattina ho scaricato le tracce dell'ETNA. Quella è la ns. meta enduristica, oltre che conoscere ovviamente di persona il RAFFO di SICILIA.
    Ma già intorno a NOTO inizia l'improvvisazione, troviamo un bello sterrato che porta in alto, su dei casolari agricoli.
    Lo sterrato si fa ogni tanto più rotto ed è un divertimento salire con i nostri pachidermi.
    Sbaglio un bivio sul GPS e dopo 4-500 metri ci troviamo in uno dei casolari che avevamo intravisto.
    Ci sono dei ragazzi, ci guardano come UFO con le ns. attrezzature di video ripresa, GPS, fotocamere, ecc. ecc.
    Ci invitano a bere un caffè e volentieri accettiamo, in particolare quando scopriamo che caffè non ne hanno, ma birre fresche a ettolitri …
    Dopo la birretta d'obbligo incominciamo a parlare della ns. passione, dei nostri giri e del loro lavoro.
    Sono tutti laureati, hanno meno di 30 anni (beati loro) e si occupano di portare avanti l'azienda agricola di famiglia.
    Ci indicano un sentiero “impegnativo” dicono loro che ci porterà verso altri sterrati e quindi sull'asfalto che porta a SIRACUSA.
    “Impegnativo” per noi significa divertimento, ma ogni volta non sappiamo mai cosa vuol dire perchè chi non va in moto fuoristrada come noi ha dei pensieri spesso errati sui limiti delle ns. moto: si meravigliano molte volte di dove passiamo e altrettante volte ci indicano strade impossibili da percorrere.
    Beh, insomma, dopo 4-5 chilometri finiamo in un classico KASINO...
    La mulattiera di lì a poco dopo la partenza è diventata “single track” , ma fintantochè è solo stretta non è un problema: basta ci passino le borse laterali.
    Ora invece inizia a scendere davvero ripida, per fortuna non piove ed il fondo è fermo e tiene bene, ma …
    … ad un certo punto la pendenza aumenta ancora in modo preoccupante.
    JIMMI che è passato avanti a me per questioni di “regia” (la mia telecamera sul casco quarda ora “avanti”) si ferma prima di una serie di scalini di roccia molto alti per le ns. bicilindriche: almeno 70-80 cm. e sono in successione …!!!
    Zampettando si lancia verso il basso e supera l'ostacolo con la sua più agile HP2.
    A me tocca ripartire da fermo, con la giunonica BRIGITTE carica come un mulo.
    Prima degli scalini, che quando arrivo mi si mostrano pure ben storti, ci sono sassi mossi, la ruota posteriore si sposta, riprendo con il gas e giungo per questo con la ruota davanti di fronte al primo scalino.
    Penso che cosa fare e, dico dentro di me, tento un “surplais” e poi scendo “A ZERO” (così noi trialisti intendiamo il superamento dell'ostacolo senza mettere i piedi a terra).
    La pratica è spesso diversa dalla realtà: lo zero si dimostra un grande azzardo, BRIGITTE incomincia ad inclinarsi insorabilmente verso destra, e a destra c'è il buco!
    E' proprio brutto e certamente faccio danni se cado lì.
    Faccio ricorso al moto più noto tra gli enduristi: SE SEI INCERTO TIENI APERTO, ed è la gran manata di gas che mi tiene in piedi e mi consente di passare “volando” sopra gli scalini.
    Sono “oltre”, come diciamo noi in salvo ed a zero, ma c'è mancato un pelo ...
    Siamo di nuovo sulla traccia GPS.
    Solo della fitta vegetazione sbarra il cammino verso la nostra meta: RAFFO Z06!!!
    E ci riesce abbastanza se prima mi fa cadere la telecamera sul casco e poi mi mette in crisi con una bella spruzzata di pollini sugli occhi che mi fa andare in crisi, attesa la mia allergia agli stessi.
    JIMMI, che è medico, mi prescrive degli antistaminici alla prima farmacia ed il problema è risolto.
    Gli occhi da rospo che avevo prima ritornano normali.
    Siamo oramai a SIRACUSA.
    Dopo una serie di stradelle strettissime nella parte vecchia di SIRACUSA giungiamo alla sede lavorativa di RAFFO.
    L'ospitalità è straordinaria.
    RAFFO ci presenta il padre, ANTONIO, persona altrettanto straordinaria e che vedo ha una passione comune con me: l'enogastronomia.
    Dopo averci fatto vedere la sede della sua WEB TV, RAFFO ci accompagna al ristorante dove pranzeremo assieme a lui ed a suo padre.
    Beh, di ristoranti ne ho girati molti, certamente ho avuto l'onore di essere ospite in alcuni dei migliori ristoranti d'Italia e gli amici mi considerano tutti una specie di “guida enogastronomica” in Italia e paesi limitrofi, tanto che spesso mi telefonano per consigli quando sono in giro, ma … questo ANCORA di SIRACUSA mi ha lasciato stupefatto, a bocca aperta davvero.
    Il prodotto era di una freschezza unica, ed il modo di cucinarlo, semplice, nelle tradizioni dell'isola, ma certamente superbo.
    Insomma un prodotto ittico di primordine, che spaziava in tutta la scelta possibile del mare di SICILIA.
    Un'esperienza gastronomica di primissimo livello insomma, certamente il miglior ristorante di pesce dei miei ultimi 10 anni!
    Davvero fuori del comune insomma, come altrettanto fuori del comune si sono dimostrati RAFFO e ANTONIO, il primo che si occupa delle pagine sportive dei diversi prodotti editoriali che stampa la loro casa editrice ed il secondo che si occupa invece delle pagine culturali.
    Ed ANTONIO traspira cultura, cultura della sua bella SICILIA da tutti i pori. Si sente da come parla, da come butta li nozioni su cose anche banali con dovizia di particolari e richiami storici. Una gran bella persona ANTONIO, un uomo vero, che ha vissuto una vita intensa.
    Iniziamo ad affrontare il tema turismo e ristoranti e spaziamo in giro per l'ITALIA richiamando i bei nomi della ristorazione italiana, alcuni dei quali scopriamo di conoscere entrambi personalmente. I gestori dei locali od i cuochi intendo ovviamente.
    Con RAFFO affrontiamo invece il mondo dei motori, scoprendo che questi, prima di passare alle 4 ruote ed alla CORVETTE era anche lui appassionato di motociclette.
    Ha la CORVETTE nel cuore ed il mio stesso cruccio, lui che con me è il maggior macinatore di chilometri: con cosa sostituire i ns. 7 litri che tante soddisfazioni ci hanno regalato e continuano a darci.
    Insomma un bellissimo pranzo, che io e JIMMI non dimenticheremo certamente.
    Grazie RAFFO, grazie ANTONIO!
    Grazie anche per le belle copie delle Vostre pubblicazioni che ci avete regalato, oltre che per il pranzo ovviamente.
    Ripartiamo, la meta ora è CATANIA, dove RAFFAELE ci attende, ma prima dobbiamo ovviamente andare a visitare il vicino ETNA. Via quindi in autostrada verso la montagna più alta della SICILIA.
    Ho delle tracce GPS che si chiamano “zero – tremila” e portano su fino a quota 2.930 …
    Appena iniziamo la salita seguendo la traccia la prima delusione: la salita è di asfalto!
    In compenso inizia a piovere, ma non mettiamo l'antipioggia, confidando sul meteo che dice che le precipitazioni saranno sporadiche in questa zona oggi.
    Fa sempre più freddo, man mano che saliamo.
    Arriviamo nel piazzale delle funivia dell'ETNA a quota 2.000 m slm e notiamo con soddisfazione che la nostra traccia GPS prosegue, ma ci sono solo 11 C°.
    La traccia oorta proprio fin su, peccato però che tutte le strade siano sbarrate da pesanti catene e sia impossibile quindi superare l'ostacolo con i nostri pachidermi.
    Chiediamo lumi ad un paio di negozianti di souvenirs e ci confermano: tutto proibito, tutto vietato, ci sono perfino i controlli . Insomma non si va da nessuna parte. Accidenti, pure in SICILIA dobbiamo fare i conti con la FORESTALE ...
    Compriamo allora un po' di ricordini per i nostri cari e ripartiamo alla volta di un sentiero più a valle che ci viene indicato da uno di questi negozianti.
    Inizia bene la mulattiera, ma dopo poco il terreno è composto da grandi lapilli smossi di roccia lavica, le nostre bimbe soffrono molto questo tipo di terreno e …
    A questo punto vi devo aggiornare nel TOTO TUFFO!
    Lo sport preferito dagli enduristi è il TOTO TUFFO: si contano i voli ed i numeri di ciascuno e vince chi ne fa di più.
    Ebbene credevo di mettermi in testa alla classifica con due tuffi nell'arco di 500 metri con BRIGITTE, a causa di quei maledetti lapilli smossi, invece JIMMI mi ricorda che è in testa di poco ancora lui con il tamponamento del primo giorno.
    Questa quindi la classifica aggiornata:
    JIMMI
    - 1 tamponamento
    - 2,5 tuffi (il mezzo era un'appoggiata su un cancello)
    - molti buoni (i buoni sono quei biglietti che ogni endurista ha in tasca a mo di blocchetto e che si strappano quando stai per cadere, evitando il peggio, insomma i “buoni” che usi con il nostro creatore perchè ti dia la grazia ...)
    TONY
    - 3 tuffi
    - molti buoni
    Scoperto che l'ETNA non fa per noi, verso le 20.00 siamo da RAFFAELE . Saliamo in casa, baci e abbracci con lui e la moglie ANNA.
    Erano 12 anni che non ci vedevamo di persona ...
    I nostri amici stappano una bottiglia, brindisi e poi via verso ACIREALE, dove ci accompagna un gentilissimo amico di RAFFAELE, TUCCIO, anche lui motociclista con la sua BMW 1.200 GS ADVENTURE.
    Sono oramai le 21.00.
    Un cena nel porto, 4 chiacchiere con dei ragazzi del luogo che degustano dei calici di vino e guardiamo l'orologio: sono le 02.00!
    Andiamo a dormire va ...

  3. #23
    tonyrigo
    Guest
    7° TAPPA
    CATANIA (ACIREALE) – TRAGHETTO – CROTONE
    500 KM
    START h 10.00 END h 20.00
    Inizia il percorso di rientro.
    Dopo un breve bordeggio, ci fiondiamo in autostrada verso MESSINA dove i nostri destrieri distendono il loro motore.
    Alle 11.30 siamo all'imbarcadero, ma … manca il bigliettaio e dobbiamo attendere alcune decine di minuti per fare il biglietto. Ma tanto il traghetto non si muove...
    Ci imbarchiamo e dopo una mezz'oretta di “crociera” siamo sul continente.
    Consultiamo il GPS: è lunghetta fino a UDINE. Sono circa 1.400 chilometri, senza bordeggi...
    Sarà meglio ridurre i bordeggi e fare più strada asfaltata.
    E così dirigiamo verso l'ASPROMONTE dove ho le prima tracce GPS.
    Il paesaggio è carino, ma non bello come quello della SICILIA.
    Le montagne assomigliano un po' alle nostre. Ci sembra di essere in CARNIA, insomma.
    Le strade in compenso sono graziose, poco trafficate e piene di curve. La media, nonostante teniamo la manetta abbastanza aperta, sia pur con la dovuta prudenza, è abbastanza lenta a causa della tortuosità della strada.
    Sono le 13.30 e di ristoranti o trattorie neppure l'ombra.
    Passiamo molti paesi, ma si vede che questi mangiano solo a casa …
    In compenso incombono all'orizzonte dei pesanti nuvoloni temporaleschi.
    Verso le 14.00 arriviamo ad una trattoria “DA GIANNI”. Simpatica e ospitale.
    Ma al ns. arrivo corrispondono le prime timide gocce di pioggia.
    Assaggiamo le prime specialità calabri, che ci vengono servite in quantità industriale, tanto da doverne lasciare sul piatto metà.
    Buone però!
    Si riparte verso NORD, vorremmo arrivare su fino a MATERA, ma questo si rivelerà una autentica chimera.
    Ci metteremo tutto il giorno dopo per arrivare fino a MATERA!
    Appena partiti dal ristorante inizia a piovere. Via radio ci diciamo che non serve fermarsi a mettere l'antipioggia. E non sarà una scelta corretta.
    Infatti la timida pioggia di lì a poco si trasforma in un autentico diluvio. Abbiamo, per il caldo siciliano, pure tolto lo strato impermeabile interno delle ns. tute da rally motociclistico che utilizziamo nei nostri raids. Insomma per farla breve in poco tempo una cascata d'acqua ghiacciata incomincia a farsi strada dentro le nostre mutande, le mani sono bagnate e intirizzite dal freddo nonostante lo scaldamani al massimo e fermarsi a mettere l'antipioggia non serve più: oramai siamo già zuppi!
    C'è talmente tanta acqua per strada che in certi tratti sembra di fare un guado. E siamo sull'asfalto...
    Siamo a quasi 1.400 metri. Sono 11 C° ed il freddo incombe.
    Ma da lontano vediamo una schiarita.
    Abbandoniamo la traccia GPS e puntiamo verso il chiaro, verso EST, verso la costa ionica.
    Sul mare le cose migliorano e la temperatura è più “umana”: 24 C°.
    E' tardi. MATERA è ancora lontanissima. Mettiamo “mano alla cavalleria” e percorriamo veloci i lunghi rettilinei che portano a NORD.
    JIMMI stressa tra l'altro perchè vuole vedere la partita di pallone alla TV. Mi pare sia INTER contro qualche cosa. Va avanti e ruota la manopola del gas. La velocità non è proprio codice, ma mancano ancora 150 chilometri per arrivare a quella che è diventata la nostra meta: CROTONE.
    L'alta velocità e le temperature più miti contribuiscono ad asciugare il nostro abbigliamento tecnico.
    Non patiamo più il freddo.
    In compenso patiamo molto il traffico!
    Gli automobilisti calabri sono assolutamente indisciplinati.
    Precedenze, tenere la destra, semafori, frecce sono optional …
    Se i siciliani, abbiamo notato, hanno uno strano modo di approcciarsi agli incroci e guardano prima a destra e poi a sinistra, gettando nel panico per questo noi motociclisti che siamo costretti a guidare sempre con il “radar” inserito per evitarli, i calabri sono proprio fuori di ogni regola.
    E' tale e tanto caotico il traffico nei paesi e paeselli che incontriamo, che JIMMI ha una delle sue brillanti invezioni e, vedendo il comportamento degli altri utenti della strada, sforna di getto una nuova tecnica di circolazione detta di “PRESENTAZIONE”.
    Questa avanzatissima tecnica, che tra poco sarà materia di studio dei più grandi urbanisti e studiosi della pianificazione della circolazione stradale, consiste nel infischiarsene di tutto e di tutti e a velocità costante, lentamente, entrare in un incrocio indipendentemente dalla precedenza o dal colore del semaforo, oppure invadere la corsia opposta per fare un sorpasso, anche se sopraggiungono veicoli dalla parte opposta che sembrano puntare dritto verso di te.
    JIMMI è maestro in questo e con la sua PRESENTAZIONE avanza come un rompighiaccio nel traffico.
    Quando sono avanti io JIMMI mi dice che ho un atteggiamento troppo turistico, troppo aggressivo, supero le vetture di motore per poi rientrare nella mia corsia a bomba, come facciamo al NORD. Invece no!
    Bisogna “presentarsi”, avanzare un po' più rapidamente a velocità costante puntando contro l'altro veicolo che, come per magia si sposta e non collide contro di te.
    E' un po' come nei tornei medioevali...
    Da poco sono stato nominato professore universitario della facoltà di ingegneria, dove insegno diritto (fonti e nuove tecnologie). Il corso di laurea è sulla tecnica dei trasporti e ci sono dei professori che insegnano appunto materie quali la pianificazione della circolazione stradale. Devo parlargli di questa nuova tecnica della “PRESENTAZIONE” così utilizzata in CALABRIA e così efficace …
    Arriviamo verso le 20.00, puntuali per la partita, a CROTONE.
    Qui prima di arrivare in albergo utilizziamo per l'ennesima volta l'ottimo servizio della guida MICHELIN di cui sono dotati tutti i cellulari NOKIA della nuova generazione.
    Infatti dovete sapere che da 2-3 mesi la NOKIA fornisce gratuitamente agli utenti dei propri cellulari di fascia alta e dotati di GPS incorporato la cartografia stradale di tutto il mondo e, tra gli altri, la guida MICHELIN interfacciata con la cartografia medesima.
    Questo vuol dire che in qualunque momento, ovunque ci si trovi, basta chiedere al proprio cellulare quali sono i migliori alberghi e ristoranti vicini e lui Ti fa vedere le foto, la distanza, i prezzi, il telefono per prenotare e se vuoi ti ci porta con il suo GPS. Non male vero? Se poi pensate che è pure gratis, che ci sono le previsioni del tempo, c'è l'intero globo terraqueo, ci sono gli eventi di ogni tipo, ecc. ecc. direi straordinario!
    In albergo mentre JIMMI sta in camera a cercare di vedere la partita (dico cercare perchè al solito si è addormentato prima della fine del primo tempo, sic!), io degusto dell'ottimo pesce al ristorante dell'HOTEL ed assaggio per secondo il pesce spatola ai ferri. Sarebbe la nostra “aguglia”: un pesce azzurro molto diffuso anche nell'ADRIATICO. E' davvero squisito.
    Mi sono portato dietro il PC e voglio vedere su INTERNET qual'è il 4° vino del QUATER degustato a MODICA che non ricordo e … mi accorgo della figuraccia.
    Chiedo scusa, ma nella mia precedente descrizione ho sbagliato proprio tutto, complice invero anche il cameriere che concordava con me sui nomi dei vitigni evidentemente bleffando.
    Nero D'Avola - Perricone - Frappato - Nerello Cappuccio sono i 4 vitigni e questo è uno dei siti nei quali si possono scoprire le caratteristiche organolettiche del prodotto enologico:
    http://www.enotecaitalia.biz/catalog...e0871f0ebc2013
    Non ditelo però ai miei colleghi SOMMELIERS, mi riferisco alla mia precedente descrizione errata, perchè se no mi strappano il TASTE DE VIN dal collo …
    Vado a nanna presto, domani cerchiamo di partire un po' prima e ci aspettano le vette della SILA.

  4. #24
    tonyrigo
    Guest
    7° TAPPA
    CATANIA (ACIREALE) – TRAGHETTO – CROTONE
    500 KM
    START h 10.00 END h 20.00
    Inizia il percorso di rientro.
    Dopo un breve bordeggio, ci fiondiamo in autostrada verso MESSINA dove i nostri destrieri distendono il loro motore.
    Alle 11.30 siamo all'imbarcadero, ma … manca il bigliettaio e dobbiamo attendere alcune decine di minuti per fare il biglietto. Ma tanto il traghetto non si muove...
    Ci imbarchiamo e dopo una mezz'oretta di “crociera” siamo sul continente.
    Consultiamo il GPS: è lunghetta fino a UDINE. Sono circa 1.400 chilometri, senza bordeggi...
    Sarà meglio ridurre i bordeggi e fare più strada asfaltata.
    E così dirigiamo verso l'ASPROMONTE dove ho le prima tracce GPS.
    Il paesaggio è carino, ma non bello come quello della SICILIA.
    Le montagne assomigliano un po' alle nostre. Ci sembra di essere in CARNIA, insomma.
    Le strade in compenso sono graziose, poco trafficate e piene di curve. La media, nonostante teniamo la manetta abbastanza aperta, sia pur con la dovuta prudenza, è abbastanza lenta a causa della tortuosità della strada.
    Sono le 13.30 e di ristoranti o trattorie neppure l'ombra.
    Passiamo molti paesi, ma si vede che questi mangiano solo a casa …
    In compenso incombono all'orizzonte dei pesanti nuvoloni temporaleschi.
    Verso le 14.00 arriviamo ad una trattoria “DA GIANNI”. Simpatica e ospitale.
    Ma al ns. arrivo corrispondono le prime timide gocce di pioggia.
    Assaggiamo le prime specialità calabri, che ci vengono servite in quantità industriale, tanto da doverne lasciare sul piatto metà.
    Buone però!
    Si riparte verso NORD, vorremmo arrivare su fino a MATERA, ma questo si rivelerà una autentica chimera.
    Ci metteremo tutto il giorno dopo per arrivare fino a MATERA!
    Appena partiti dal ristorante inizia a piovere. Via radio ci diciamo che non serve fermarsi a mettere l'antipioggia. E non sarà una scelta corretta.
    Infatti la timida pioggia di lì a poco si trasforma in un autentico diluvio. Abbiamo, per il caldo siciliano, pure tolto lo strato impermeabile interno delle ns. tute da rally motociclistico che utilizziamo nei nostri raids. Insomma per farla breve in poco tempo una cascata d'acqua ghiacciata incomincia a farsi strada dentro le nostre mutande, le mani sono bagnate e intirizzite dal freddo nonostante lo scaldamani al massimo e fermarsi a mettere l'antipioggia non serve più: oramai siamo già zuppi!
    C'è talmente tanta acqua per strada che in certi tratti sembra di fare un guado. E siamo sull'asfalto...
    Siamo a quasi 1.400 metri. Sono 11 C° ed il freddo incombe.
    Ma da lontano vediamo una schiarita.
    Abbandoniamo la traccia GPS e puntiamo verso il chiaro, verso EST, verso la costa ionica.
    Sul mare le cose migliorano e la temperatura è più “umana”: 24 C°.
    E' tardi. MATERA è ancora lontanissima. Mettiamo “mano alla cavalleria” e percorriamo veloci i lunghi rettilinei che portano a NORD.
    JIMMI stressa tra l'altro perchè vuole vedere la partita di pallone alla TV. Mi pare sia INTER contro qualche cosa. Va avanti e ruota la manopola del gas. La velocità non è proprio codice, ma mancano ancora 150 chilometri per arrivare a quella che è diventata la nostra meta: CROTONE.
    L'alta velocità e le temperature più miti contribuiscono ad asciugare il nostro abbigliamento tecnico.
    Non patiamo più il freddo.
    In compenso patiamo molto il traffico!
    Gli automobilisti calabri sono assolutamente indisciplinati.
    Precedenze, tenere la destra, semafori, frecce sono optional …
    Se i siciliani, abbiamo notato, hanno uno strano modo di approcciarsi agli incroci e guardano prima a destra e poi a sinistra, gettando nel panico per questo noi motociclisti che siamo costretti a guidare sempre con il “radar” inserito per evitarli, i calabri sono proprio fuori di ogni regola.
    E' tale e tanto caotico il traffico nei paesi e paeselli che incontriamo, che JIMMI ha una delle sue brillanti invezioni e, vedendo il comportamento degli altri utenti della strada, sforna di getto una nuova tecnica di circolazione detta di “PRESENTAZIONE”.
    Questa avanzatissima tecnica, che tra poco sarà materia di studio dei più grandi urbanisti e studiosi della pianificazione della circolazione stradale, consiste nel infischiarsene di tutto e di tutti e a velocità costante, lentamente, entrare in un incrocio indipendentemente dalla precedenza o dal colore del semaforo, oppure invadere la corsia opposta per fare un sorpasso, anche se sopraggiungono veicoli dalla parte opposta che sembrano puntare dritto verso di te.
    JIMMI è maestro in questo e con la sua PRESENTAZIONE avanza come un rompighiaccio nel traffico.
    Quando sono avanti io JIMMI mi dice che ho un atteggiamento troppo turistico, troppo aggressivo, supero le vetture di motore per poi rientrare nella mia corsia a bomba, come facciamo al NORD. Invece no!
    Bisogna “presentarsi”, avanzare un po' più rapidamente a velocità costante puntando contro l'altro veicolo che, come per magia si sposta e non collide contro di te.
    E' un po' come nei tornei medioevali...
    Da poco sono stato nominato professore universitario della facoltà di ingegneria, dove insegno diritto (fonti e nuove tecnologie). Il corso di laurea è sulla tecnica dei trasporti e ci sono dei professori che insegnano appunto materie quali la pianificazione della circolazione stradale. Devo parlargli di questa nuova tecnica della “PRESENTAZIONE” così utilizzata in CALABRIA e così efficace …
    Arriviamo verso le 20.00, puntuali per la partita, a CROTONE.
    Qui prima di arrivare in albergo utilizziamo per l'ennesima volta l'ottimo servizio della guida MICHELIN di cui sono dotati tutti i cellulari NOKIA della nuova generazione.
    Infatti dovete sapere che da 2-3 mesi la NOKIA fornisce gratuitamente agli utenti dei propri cellulari di fascia alta e dotati di GPS incorporato la cartografia stradale di tutto il mondo e, tra gli altri, la guida MICHELIN interfacciata con la cartografia medesima.
    Questo vuol dire che in qualunque momento, ovunque ci si trovi, basta chiedere al proprio cellulare quali sono i migliori alberghi e ristoranti vicini e lui Ti fa vedere le foto, la distanza, i prezzi, il telefono per prenotare e se vuoi ti ci porta con il suo GPS. Non male vero? Se poi pensate che è pure gratis, che ci sono le previsioni del tempo, c'è l'intero globo terraqueo, ci sono gli eventi di ogni tipo, ecc. ecc. direi straordinario!
    In albergo mentre JIMMI sta in camera a cercare di vedere la partita (dico cercare perchè al solito si è addormentato prima della fine del primo tempo, sic!), io degusto dell'ottimo pesce al ristorante dell'HOTEL ed assaggio per secondo il pesce spatola ai ferri. Sarebbe la nostra “aguglia”: un pesce azzurro molto diffuso anche nell'ADRIATICO. E' davvero squisito.
    Mi sono portato dietro il PC e voglio vedere su INTERNET qual'è il 4° vino del QUATER degustato a MODICA che non ricordo e … mi accorgo della figuraccia.
    Chiedo scusa, ma nella mia precedente descrizione ho sbagliato proprio tutto, complice invero anche il cameriere che concordava con me sui nomi dei vitigni evidentemente bleffando.
    Nero D'Avola - Perricone - Frappato - Nerello Cappuccio sono i 4 vitigni e questo è uno dei siti nei quali si possono scoprire le caratteristiche organolettiche del prodotto enologico:
    http://www.enotecaitalia.biz/catalog...e0871f0ebc2013
    Non ditelo però ai miei colleghi SOMMELIERS, mi riferisco alla mia precedente descrizione errata, perchè se no mi strappano il TASTE DE VIN dal collo …
    Vado a nanna presto, domani cerchiamo di partire un po' prima e ci aspettano le vette della SILA.

  5. #25

    L'invidia non è un bel sentimento, ma cosa ci posso fare se stando in ufficio a leggere i tuoi racconti mi viene su?
    A che ora passi per Mestre domani?
    Mi piacerebbe immortalarvi prima della fine del vostro viaggio.
    Mandi.[:29]
    C2 1964 327/365 4sp (VENDUTA)

    Z06 2007 Ron Fellows Edition n.140

  6. #26
    che belli questi giretti tranquilli rilassanti e dietetici ........

    [)][)][)]
    www.corvetteitalia.i t
    collaboratore Corvette Sharks Team versante est

  7. #27
    tonyrigo
    Guest
    Ciao ROMANO!
    Ora, mentre sto scrivendo sull'ottava tappa, siamo a MILANO MARITTIMA.
    Le ragioni del cambio di programma le leggerete nel diario di viaggio.

    Intorno all'ora di pranzo saremo a MESTRE, credo.

    Ti chiamo più tardi al telefono.

    Mandi.

    Tony

  8. #28
    tonyrigo
    Guest
    8° TAPPA
    CROTONE - MATERA
    500 KM
    START h 9.30 END h 21.00
    Un'ingrassata alla catena che incomincia a dar segni di cedimento e via.
    Ci inseriamo nel traffico di CROTONE diretti a NORD utilizzando l'ormai collaudata tecnica della PRESENTAZIONE che ci consente nel muoverci nel traffico locale come gli indigeni si muovono sui loro scooters.
    Appena fuori la città iniziamo i primi bordeggi, ma con poco successo: quasi tutte le stradelle sterrate finiscono in proprietà private o sono sbarrate da cancelli.
    Solo una, molto simpatica, passa a fianco della ferrovia per alcuni chilometri. La prendiamo con una certa titubanza per l'erba alta che la caratterizza, ma alla fine la nostra costanza viene premiata.
    C'è uno sbocco sulla statale molto più avanti grazie ad un sottopasso che supera la strada ferrata.
    Iniziamo a salire in montagna.
    300, 500, 800 e via siamo oltre i 1.000 m slm.
    Il meteo è buono. E' previsto bel tempo con solo con qualche precipitazione sulla SILA, dove andiamo noi ovviamente …
    Sembra di essere a casa nostra, tanto il paesaggio è simile: boschi di sempreverdi ci circondano nel parco silano, mentre di sterrati neanche l'ombra!
    Ogni strada in fondo naturale è sbarrata da inequivocabili cancelli, catene o sbarre.
    Arriviamo al lago del POLLINO, che credo sia artificiale, poi al lago ARVO, dove ci fermiamo a pranzo nell'omonimo ristorante.
    Fa freddo, entrambi mettiamo su l'abbigliamento più pesante: doppia felpa in pile.
    Siamo a 1.300 m slm circa e sono circa 10 C°.
    Ci scaldiamo con le ottime pietanze locali ed il forte vino del territorio.
    Approfitto della pausa pranzo, come sto facendo da alcuni giorni, per scaricare i dati della telecamera sul casco.
    Son passati otto giorni dalla nostra partenza ed abbiamo già circa 60-70 Gb di dati audio – video.
    Ci sarà da lavorare una volta a casa …
    Da ARVO ripartiamo attraverso la strada delle vette, un ripida stradella asflatata che porterà fino a quasi 2.000 m slm. Non pensavamo si andasse tanto in sù sulla SILA!
    Ma a quota 1.650 finisce la gita in quota.
    Tre alberi sono caduti e sbarrano la strada, probabilmente per la neve. Neve che da lì in poi ingombra completamente la strada con un'altezza di 20-30 cm. Impossibile proseguire.
    Siamo dotati di seghetti per quest'evenienza, ma anche tagliando gli alberi con tutta quella neve ed oltre 300 metri di dislivello da percorrere, sarebbe un'impresa impossibile: mancano ancora oltre 15 chilometri alla cima della strada che poi scollina più a NORD, oltre il parco della SILA.
    Peccato, sarà per la prossima volta, magari in un periodo più caldo e propizio.
    Scendiamo quindi verso valle e meno male perchè la temperatura era scesa ancora ed iniziava a piovere …
    Sul GPS è indicato uno sterrato che sale in quota fino a 1.500 m slm. A quella quota forse non c'è neve.
    Cerchiamo l'attacco, ma scopriamo che è chiuso da dei lavori stradali che stanno eseguendo dopo il lago di ACQUACALDA (sul GPS aveva anche un altro nome, ma non lo trovo più).
    Da qui però parte un bello sterrato creato per eseguire i lavori. Via allora superando molte vetture che procedono lentamente a causa delle buche.
    Era ora che mettessimo le ruote sulla terra: eravamo stufi del fondo bituminoso.
    Sono quasi le 20.00 ed iniziamo ad avvicinarci a MATERA attraverso alcune veloci strade statali di scorrimento.
    Tentiamo un bordeggio in riva al mare e per poco non ci insabbiamo, con i nostri pachidermi stracarichi.
    Desistiamo e puntiamo di nuovo verso la nostra meta.
    Il paesaggio a poche decine di chilometri dalla città nota in tutto il mondo per i suoi sassi è incantevole: dolci colline la circondano, accavallandosi l'un l'altra all'orizzonte.
    Troviamo sul GPS uno sterrato, lo seguiamo e saliamo in cima ad una di queste colline.
    Peccato che lo sterrato, diversamente da quanto è indicato sulla mappa vettoriale, non prosegua. Però la deviazione è stata certamente premiante. Lo spettacolo naturale che si gode da quella posizione sopraelevata è davvero di quelli che ricorderemo a lungo.
    La luce rossastra dell'imbrunire, sono oramai le 20.00, e la città di MATERA all'orizzonte ci danno un senso di totale pace e distensione.
    Ritorniamo sull'asfalto e mezz'ora dopo siamo in città.
    Una volta tanto siamo abbastanza presto ci diciamo ad un bar dove beviamo l'aperitivo e prenotiamo nell'albergo più caratteristico del luogo al “SASSI”, grazie sempre al mio NOKIA N97 ed alla sua guida MICHELIN incorporata.
    Ci sbagliamo però sul tempo. Anche questa volta non arriveremo all'albergo se non poco prima delle 22.00.
    Infatti il SASSI è in pieno centro storico, in zona chiusa al traffico. Ma chiusa bene!
    Di solito con le moto passiamo dappertutto, zone pedonali comprese. Qui invece hanno proprio sbarrato fisicamente la strada e le ns. moto, larghe e cariche come sono, non ci passano negli stretti varchi.
    Tento di passare ugualmente (è il vizio del vecchio trialista ...), ma rimango incastrato tra un muro ed una colonna con le borse laterali.
    Occorre l'aiuto di JIMMI e quello di un volenteroso passante per disincastrare BRIGITTE dall'incomoda posizione …
    Lasciamo allora lì le moto, prendiamo i bagagli per la notte e scendiamo al SASSI, scoprendo che c'era un altro passaggio, dove si poteva passare tranquillamente, visto che ci sono anche delle auto di abitanti locali. Bastava saperlo trovare!

    Le moto dobbiamo comunque metterle in un garage privato a 4-500 metri dall'hotel.
    Il SASSI merita davvero almeno il soggiorno di una notte: è un albergo diffuso che dilata le proprie camere su vecchie abitazioni tipiche del luogo, nella zona storica della città; i SASSI appunto.
    Il panorama che si gode dalla reception è davvero mozzafiato.
    Un gentile signorina di origini brasiliane ci accompagna alle ns. camere: sono ricavate in una piccola casetta di sassi, con una terrazza in comune.
    Anche da qui la vista è davvero straordinaria.
    Andiamo a cena al NADJ, un ristorante tipico dove mangiamo dell'ottima carne alla brace, ed al ritorno ci perdiamo tra i vicoli e vicoletti della città vecchia, approfittando però per scattare decine e decine di fotografie.
    La mia nuova fotocamera compatta SONY che mi accompagna in questo viaggio ha davvero delle potenzialità notevoli, per questo uso turistico e randagio.
    Oltre ai 10 M pixel, che sono oramai la normalità, ha uno zoom ottico 10X per (20X in digitale) con un bel grandangolo che corrisponde ad un 25mm del formato 24X36, riprende in video in AVCHD (così è perfettamente compatibile con la telecamera CONTOUR HD sul casco che riprende nello stesso formato AVCHD in 16:9) ed ha 2 funzioni che meriterebbero da sole l'acquisto: scatta foto panoramiche fino a quasi 360 in orizzontale e tenendola verticale foto panoramiche a 180° (è questa la funzione più usata), il tutto componendo da sola la foto e non utilizzando programmi di post produzione che montano i singoli scatti! Il risultanto di questo espediente tecnologico è davvero sorprendente. E parimenti sorprendente è l'altra funzione (tra le tante altre): è in grado, senza ricorrere ad esagerati aumenti della sensibilità ISO (che tendono a creare rumore e quindi a sgranare l'immagine), di eseguire scatti senza flash anche in condizioni di luce disastrosa, a mano libera. Su quale principio si basa? Scatta una raffica di 6 scatti (fa fino a 10 scatti al secondo in sequenza!) e poi il suo software confronta i pixel e li monta ottenendo immagini ferme anche laddove ci vorrebbe il treppiede.
    Miracoli della moderna tecnologia digitale!
    Il nome? E' impronunciabile, ma ora lo leggo e lo scrivo: SONY DSC-HX5, ecco. E' grande come un pacchetto di sigarette e si trova intorno ai 330 Euro su INTERNET, 50 Euro in più in negozio.
    Con questa corro il rischio di mettere in pensione le mie reflex digitali …
    E' mezzanotte passata, domani dirigeremo su MAGLIANO SABINA, per poi affrontare da SUD a NORD l'EROICA.

  9. #29
    tonyrigo
    Guest
    9° TAPPA
    MATERA – MAGLIANO SABINA, anzi MILANO MARITTIMA
    800 KM
    START h 9.30 END h 22.00
    Alla partenza dal garage nei pressi dell'hotel dico a JIMMI: “ho la catena piuttosto molla, appena facciamo benzina mi fermo a tirarla!”.
    Questa mia affermazione si poi renderà protagonista dell'involontario cambio di programma.
    Dopo una breve visita ad una chiesa rupestre, che fatichiamo a trovare, ed una serie di bordeggi, una cinquantina di chilometri a NORD di MATERA, ad ALTAMURA, in una stazione di servizio provo a tendere la catena che è particolarmente stressata, come molto consumati sono anche corona e pignone.
    Ma subito mi accorgo che i registri tendi catena sono già al massimo...
    Alla faccia del tagliando totale …
    E meno male che siamo in ITALIA, se eravamo come siam soliti in ALBANIA, BOSNIA, MACEDONIA o KOSSOVO cosa facevo?
    Quando arrivo a Udine mi sentono in KTM!
    Cerchiamo e troviamo un meccanico lì vicino, per vedere se basta togliere una maglia, ma questi sentenzia (correttamente) che occorre cambiare tutto.
    Solo che non ha lì i ricambi.
    E' quasi mezzogiorno, uno dei suoi collaboratori va a prendere i pezzi necessari (non troverà però il pignone), e pensiamo che a questo punto possiamo approfittare per la pausa pranzo che consumiamo in un caratteristico locale della cittadina consigliatoci dal meccanico stesso, che ci fa accompagnare sul posto con il sottoscritto seduto a nel sellino posteriore di uno scooter.
    Qui non deve tirare una buona aria se ci dicono di non lasciare il casco sulle moto, di chiudere tutto, di mettere la moto in un ricovero privato della trattoria, ecc. ecc. ...
    Quando arriva il conto rimaniamo stupefatti: antipasto, primo, secondo, dolce, caffè, acqua, vino e digenstivo 28,50 Euro, ma non a testa: IN TUTTO!
    Dopo pranzo, grazie al GPS del mio NOKIA torniamo al meccanico che è a qualche chilometro dalla trattoria. Infatti il GARMIN 278 di JIMMI ha cessato di funzionare: la batteria è andata e l'impianto elettrico della sua BMW HP2 non funziona e non da corrente allo strumento.
    Ma per fortuna abbiamo il mio NOKIA.
    Dobbiamo attendere fin circa le 16.30 per la riparazione di BRIGITTE.
    A questo punto MAGLIANO SABINA diventa una chimera, così come il giro del parco d'ABRUZZO, che avevamo oggi in programma.
    Penso all'antico adagio dei SENTIERI LUMINOSI: “se lo spirito soffre, il corpo non deve patire” e via allora in direzione MILANO MARITTIMA, dove la meta sarà uno dei templi dell'alta ristorazione italiana “LA FRASCA” che amo ricordare come “LA FRASCA di CASTROCARO”, anche se da 2 anni si è spostata nella località balneare romagnola.
    Telefono all'amico proprietario, uno dei padri della cucina moderna italiana: GIANFRANCO BOLOGNESI.
    Era da Natale che non ci sentivamo, per gli auguri di rito, anche se oramai era dal LOBSTAIR RAID del 2006 che non lo visitavo.
    2 anni fa ci ero passato a CASTROCARO per lavoro e volevo fargli una sorpresa, ma la sorpresa me l'aveva fatta lui: aveva realizzato quell'antico progetto di cui mi aveva parlato e si era trasferito a MILANO MARITTIMA da un mese ...
    GIANFRANCO è felice di sentirmi, mi dice che ci aspetterà anche se facciamo tardi con la cucina aperta e ci prenota due camere in uno squisito nuovissimo hotel adiacente al suo locale.
    Oltre 700 chilometri di autostrada e qualche decina di statale ci dividono. Il GPS dice ora prevista di arrivo 21.36, ma non tiene conto delle soste per il carburante ogni 220 km circa. Infatti BRIGITTE in autostrada bevucchia più del suo papà … e quasi come JEANETTE.
    Dopo ore di patimento autostradale e velocità limitata solo dalle ns. gomme tassellate che hanno un indice di velocità massima di 150 km/h, e sono oramai alla frutta dopo oltre 3.000 km, verso le 22.00 siamo in vista di MILANO MARITTIMA.
    Baci e abbracci con GIANFRANCO BOLOGNESI, via la corazza da battaglia, su l'abito civile e quindi in preghiera nel tempio.
    La cucina è quella di sempre: moderna, essenziale, concreta, non banale.
    Equilibratissima ed elegante in poche parole.
    Dopo la varietà di crostacei tiepidi con carciofi e il classico passatelli al ragù di pesce (un piatto che BOLOGNESI mi pare abbia in carta dagli anni 80) assaggio una sua novità, che è apparsa in carta da un paio d'anni e per questo non avevo mai degustato: il trancio di tonno alla Rossini con foi gras.
    E' un abbinamento straordinario...
    Così come il vino, uno dei migliori bianchi d'Italia: CARDONNAY di GAIA & REY delle Langhe Piemontesi. L'anno è il 2007, un'annata eccezionale. Occorre andare al 94 per trovare un prodotto di pari pregio.
    Questa sarà la nostra ultima notte fuori da casa, e possiamo dire di aver chiuso davvero in bellezza.
    Abbiamo saltato l'EROICA, il programma è stato stravolto e gli sterrati in quest'ultimo giorno hanno difettato, così come le strade ricche di curve, ma siamo stati ampiamente ricompensati dalla ineguagliabile ospitalità di colui che, negli anni 60-70 ha fondato l'A.I.S. Italiana, l'Associazione Italiana Sommeliers, rimanendone a lungo Presidente.
    Domani si rientra, e chissà che non passiamo a trovare FELLOW lungo la strada...

  10. #30
    giro spettacolare ......... meccanico molto meno ........
    www.corvetteitalia.i t
    collaboratore Corvette Sharks Team versante est

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