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Superbollo
Mi spiace comunicare questa brutta notizia:
Via al pagamento del superbollo per le auto potenti: è stato pubblicato ieri sulla «Gazzetta Ufficiale» 237 dell'11 ottobre il decreto dell'Economia 7 ottobre 2011 che ne regola le modalità. Il provvedimento, firmato dai direttori generali delle Finanze e dell'agenzia delle Entrate, era atteso, in quanto il nuovo tributo è stato introdotto più di tre mesi fa dalla prima manovra economica (Dl 98/11, articolo 23, comma 21) che stabiliva l'obbligo di pagamento già per l'anno in corso.
Ora il decreto chiarisce che l'obbligo riguarda chi era intestatario – secondo le regole generali sul bollo auto – di un automezzo soggetto al superbollo (si veda la scheda qui sotto) alla data del 6 luglio scorso. Per il 2011 si deve pagare entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto (10 novembre, salvo diverse interpretazioni) col modello «F24 elementi identificativi». Scelta necessaria per due motivi: separare i flussi contabili (il superbollo è un'addizionale erariale al bollo normale, che spetta alle Regioni) e consentire a chi ha già pagato il bollo 2011 di integrarlo a posteriori nel modo meno scomodo possibile (assodata l'impossibilità di usare le stesse modalità del tributo normale).
A regime (dal 2012), il decreto prevede invece la possibilità di assolvere tutti gli obblighi con un unico versamento assieme al bollo. Ma ciò è subordinato all'emanazione di un ulteriore decreto che regoli i rapporti con le Regioni, materia notoriamente insidiosa. Per questo, è previsto che in assenza di tale decreto resti in vigore il pagamento separato con F24. In ogni caso, dal 2012 la scadenza di pagamento coinciderà con quella del bollo e il tributo sarà dovuto se si è intestatari l'ultimo giorno utile per il versamento. Ma sotto quest'ultimo profilo – dato il tenore letterale del decreto – andrà verificato se c'è compatibilità anche con norme locali che, come in Lombardia, hanno variato il regime nazionale delle scadenze.
Rispetto al bollo ordinario, comunque, ci sono due differenze di rilievo, sfavorevoli al contribuente. La prima riguarda le vetture di nuova immatricolazione: il superbollo è dovuto per intero anche per il primo anno; invece per il tributo ordinario si deve pagare per un numero variabile da 9 a 12 mesi (dipende da quanti mesi ci sono da quello d'immatricolazione alla prima scadenza), con eccezioni in Piemonte e Lombardia. La seconda differenza è che non c'è il rimborso dei mesi di mancato possesso dell'auto, che alcune Regioni riconoscono in caso di furto, rottamazione e/o esportazione.
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