Corriere della Sera di oggi. prima pagina!!!!!!!!!( di Francesca Basso) e continuazione a pagina 15.
La giornalista, riguardo alle supercar, dice che il mancato gettito è legato da un lato alla reimmatricolazione tedesca, dall'altro al calo fisiologico di cilindrata, da parte di molti, in conseguenza della crisi.
Ci ha visto giusto fino ad un certo punto, tantovero che rispondo a "lettere@corriere.it ":

Finalmente una voce che denuncia la stupidità di balzelli quali il cosiddetto
superbollo sulle auto di lusso.
F. Basso si sofferma sulla reimmatricolazione tedesca per aggirare il
superbollo o sulla crisi che ha determinato uno spostamento fisiologico su
mezzi meno potenti.
A mio avviso i veri mancati introiti per lo stato, a causa del superbollo,
sono altri e cioè : radiazione per esportazione e vendita all'estero di
migliaia e migliaia di "supercar" , magari di relativamente modesto valore ma
cariche di cavalli e quindi improvvisamente difficili da mantenere. Ciò ha
comportato per lo stato la perdita di tassa possesso, superbollo, IVA su gomme,
tagliandi, accise su carburanti, chiusura di centinaia di concessionarie di
settore con dipendenti posti in mobilità o in CIGS . Una "botta", per l'erario,
impressionante, ben superiore ai 165 milioni che avrebbe dovuto incassare.
La soluzione è eliminarlo di corsa e abbattere il costo dei passaggi di
proprietà : ci sono migliaia di supercar usate, di modesto valore, ma di
elevata potenza,che non trovano padrone causa esosità-ottusità del fisco. Ne
trarrebbe giovamento un mercato che potrebbe ritornare florido com'era prima
che arrivassero improbabili "tecnici" a devastarlo: tecnici che sicuramente
hanno l'autista e di automobili di lusso e non e del mercato inerente capiscono
come il sottoscritto di uncinetto.