Citazione:Messaggio inserito da Tatoz
Romano,
Che dire? Devo cominciare a prendere appunti seriamente, come tuo biografo tutti questi aneddoti e racconti devono entrare a pieno titolo nel libro.
Comunque noleggiare un'auto in Yugoslavia negli anni '70 deve essere stata un'impresa biblica, mi viene più facile credere che oltre cortina era più facile rubarla che noleggiarla e portarla fuori dal paese......
No non era proprio cosi come tu ed io potremmo pensare se rapportato alle nazioni d'impronta comunista di quegli anni.
Quando arrivai quella prima volta in Romania si capiva cosa poteva essere un reggime, senza neanche tirare giù il finestrino dell'auto.
Doganieri che chiedevano soldi o sigarette, per farti entrare, ad esempio.
Carcerati che marciavano legati tra loro alle caviglie da catene li potevi vedere mentre si recavano sui campi di lavoro camminando lungo le statali.
O ad esempio ragazze con capelli rasati a zero, che stava a dimostrare che s'intrattenevano con stranieri dietro compenso, come le file fuori dai negozi di prima necessità.
Ma la Jugoslavia faceva storia a se.
Il maresciallo proponeva un concetto di comunismo molto più aperto rispetto a tutte le altre nazioni di quell'impronta.
Pensa che mio fratello sposatosi nel 73 fece il viaggio di nozze in Jugoslavia e scopri con grande sorpresa che i campi di nudismo erano di gran voga, quando un bikini a Roma che non fosse ascellare, faceva sbatte le teste contro gli ombrelloni.
Cosi che alla stazione ferroviaria di Belgrado la hertz già operava. tanto è vero che noleggiammo una 124 fiat prodotta in Russia.
Era più complicato reperire biancheria intima, perchè considerato un lusso dell'occidente e quindi non indispensabile.....c osi che ad eventuali controlli dovevano togliersele di fretta...le mutande e reggiseno.