Devo iniziare dall’ultimo raduno a cui ho partecipato nel maggio 2009 che di fatto mi valse l’espulsione dal club organizzatore per dire che nel prendere la decisione di partecipare a questo “dell’isola” non ci fossero tutte le condizioni emotive adatte, non sono un appassionato dei raduni a motori freddi fatte di sedute infinite intorno ad un tavolo, dove oltre che il piacere di farsi quattro chiacchiere nulla succede, e all'ora finisci con il domandarti “ma che sono venuto a fare qui con la corvette?” Potevo venire con la panda, tanto se era solo per parcheggiarla!
In questo caso L’Elba e la C1 hanno giocato un ruolo importante, si il fatto di non essere mai stato sull’isola e la prima occasione di far uscire la nonna da quando è in Italia ( 1 anno) mi ha convinto alla partecipazione a prescindere.
Questa introduzione l’ho ritenuta necessaria solo per chiarire che il giudizio che stò per rilasciare non è ne di parte ne tanto meno di cortesia ma solo dettata dal cuore.
“raduno indimenticabile”
Si questo è stato il termine consono a tutto quello che avevamo appena vissuto.
I motivi di tanto titolo?
1 Organizzato da 2 giovani. Finalmente!!
2 La location. Non più lago e sempre lago.
3 La formula semplificata. Non più occasioni ai tour-operator dietro profitto.
4 La compagnia. Sembrava di assistere alle selezioni di “diventeranno famosi”. Unica!
5 Roma. Continua la crescita di corvettisti. Eraora
Un grazie di cuore a Gianluca e Federico per la loro simpatia, disponibilità e professionalità nel portare a termine il loro sogno di mostrare il mondo corvette alla loro gente. Indovinatissimi i locali dove si è mangiato e quasi ballato sui tavoli. L’hotel calzava a pennello spazi e numero di partecipanti nonché la posizione unica “una terrazza sul mare” di Porto Azzurro, ne faceva un nido adatto all’aquila Americana.
Le qualità mostrate da questi 2 ragazzi aggiunte a tante altre già presenti arricchiscono il club. [:260][:260][:260][:260][:260]