Cari amici, volevamo ringraziarvi per la disponibilità con cui avete onorato la causa della Scuderia Corvette Italia, nell'incontro di ottobre abbiamo discusso con tutti voi di come e cosa stava per diventare questo gruppo, in che direzione ci saremmo mossi e come avremmo fatto per tutelare i vostri e nostri interessi, sin dalla nascita la SCI ha guardato solo avanti, partendo dal presupposto che un corvettista aveva bisogno di un luogo di culto, di ritrovo, un contenitore di appassionati e un rifugio dove proteggersi da quelle difficolta che sono solite nel percorso di chi restaura, elabora o semplicemente usa la Corvette nel fine settimana.
Uno di quei gruppi in cui non ti devi iscrivere con soldi e sottostare alle regole del sistema, ma al contrario, devi far parte solo emotivamente del gruppo per poter fare tu con gli altri le regole del sistema.
Il risultato è stato positivo, alcuni hanno ammesso di aver ritrovato la voglia di godersi la Corvette grazie alle iniziative innovative della SCI, altri hanno trovato ottimi consigli sulla gestione tecnica del proprio gioiellino, altri ancora hanno trovato amici con cui instaurare un sano e sincero rapporto di passione reciproca.
Insomma si è creato quello che non c'era prima, non un gruppo che facesse parte di un club, ma un club fatto da un gruppo, questo bizzarro e simpatico disordine organizzato ha divertito tutti noi per molto tempo.
Siamo riusciti ad ottenere cose che hanno dato soddisfazioni a tutti noi, certo naturalmente quello più soddisfatto sono io, io che sono sempre stato tra voi, facendo da bandiera, facendo i miei errori e facendo le mie conquiste, ottenendo comunque un risultato, investendo tempo e soldi, facendo svolgere alla povera Chiara ruoli alle volte noiosi e difficili, poi per fortuna è arrivato l'aiuto di Andrea (Sapientedottore), quello di Pier Paolo (Stroker), e poi di seguito altri, a quel punto io ho capito che non solo non ero solo, ma potevo contare sull'aiuto di tutti voi.
Ho capito anche che il gruppo, o un gruppo in generale, non ha bisogno di un Presidente, ma di un ispiratore, uno che sia tra loro, uno che sia presente, sempre, anche senza Corvette se necessario (stendiamo un velo pietoso, anzi mettiamoci una trapunta pietosa).... uno che non da ordini, ma cerca solo aiuto, per tutti e a nome di tutti.
Ripeto... il risultato si è visto, oggi le cose stanno andando ancora meglio, abbiamo deciso, tutti, di ORGANIZZARE il gruppo, e questo significa una sola cosa, fare uno statuto, sposarlo con cuore e mente, e andare avanti senza perdere di vista quelli che sono sempre stati i punti fermi miei e vostri, il gruppo per il gruppo, ecco quindi la decisione di fare un direttivo ampio, di farlo nascere in un clima di democrazia, facendo delle candidature spontanee, tra critiche e dubbi.
Chi se lo sarebbe aspettato! Il numero di candidati supera le aspettative, questo significa che la filosofia della SCI (messa poi su carta nello statuto) ha avallato la vera natura per cui il gruppo continua a crescere e andare avanti, uno per tutti... tutti per uno.
Se il direttivo fosse stato solo di 4/5 persone allora avremmo avuto il solito club, ma con un direttivo che è più del doppio allora le cose cambiano, più persone si assumono un compito e meglio viene servito il gruppo, un direttivo cosi numeroso da garanzia e blinda la SCI in una corazza spessa e forte, questa corazza è a nostro vantaggio, se consideriamo la crescita che abbiamo avuto negli ultimi due anni e quello che adesso possiamo fare allora ci viene solo da star tranquilli.
Tranquilli del fatto che quelli che si sono candidati faranno solo ed esclusivamente i nostri interessi, devo chiedere scusa a chi si è candidato ma non è stato accettato, ma è stata una decisione sofferta, per il bene del gruppo e per loro stessi, devo invece ringraziare tutti quelli che hanno creduto in noi, schivando con intelligenza pallottole sparate da cecchini mai identificati, ma vi ripeto, l'essenziale è avere una corazza!

Grazie di vero cuore!

Alain