Alcuni di voi mi conoscono dopo che mi ero presentato in questo post: http://www.corvetteitalia.it/forum/t...TOPIC_ID=12496
nel quale in breve ho spiegato come è nato il mio amore per la Corvette e di come alla fine per festeggiare il mio 40° compleanno (il prossimo mese di Agosto) mi sono regalato la Zetona.
Ho scelto la via non convenzionale (l'importazione fai da te) piuttosto che quella di comprarmene una importata ufficialmente e devo dire che tirando le somme non c'è stata alcuna convenienza in termini economici, comprare una C6 Z06 del 2007 qui in Italia ammetto mi sarebbe costata la stessa cifra.
Ma avendo la fortuna di viaggiare spesso negli US per lavoro non ho saputo resistere alla tentazione di "farmi la mia Vette" 100% Americana e quindi ho deciso di trovarmene una in America e con il senno di poi devo dire che sebbene mi è costata un'attesa di 5 mesi e nessun vantaggio economico sono felice lo stesso perché questa è la mia Corvette che sono andato a sedurre e a prendermi "a casa della mamma" e per la quale ho gestito tutto in prima persona, risultato = PRICELESS
Voglio ringraziare tutti coloro che mi hanno consigliato ed aiutato in questa lunga vicenda, è stato per me vitale leggere tanti post che mi hanno permesso di riempire l'attesa, senza sarei impazzito.
Bene, ora veniamo al dunque, le mie prime impressioni da matricola sulla Corvette C6 Z06.
Il weekend appena scorso sono sceso da Bergamo in Versilia passando per i calanchi della valle del Taro in un tourbillon di emozioni che poi cercherò di descrivere, ora però vediamo di andare con ordine.
Dopo il ritiro ad Acqui Terme presso chi aveva seguito lo sdoganamento, venerdì con il mio meccanico abbiamo fatto un check-up ed il mezzo (acquistato usato da dealer Chevy in California con 36.000 miglia) è risultato essere in ottimo stato. Fugate quindi (per il momento) le mie paure legate ai rischi di un'importazione di questo tipo (la garanzia GM bumper-to-bumper con la quale la Zetona era venduta negli USA non si applica ai mezzi esportati).
Premetto che al momento dell'acquisto ho fatto installare uno scarico X-pipe Corsa, leva del cambio Callaway ed un air-intake che inizialmente doveva essere il Vararam ma poi invece ho scoperto che gli è stato montato un SLP Blackwing CAI (quando torno in California il dealer mi sente...).
Venerdì pomeriggio si parte! Dopo aver accarezzato per un'infinità di volte con lo sguardo la sinuosa carrozzeria della Corvette ed essermi perdutamente innamorato delle sue forme è giunta l'ora di celarmi nell'abitacolo e vivere dall'interno il sogno divenuto realtà.
Il mio sguardo è subito catturato da quelle magnifiche pinne di squalo che delimitano i lati del cofano, sono su una Corvette, ciò che ho amato da fuori anche da dentro mi conquista, salire su una Corvette è come mettere un vestito elegante e distintivo, sobrietà sportiva. Apro una parentesi, mi piacciono molte auto sportive (Ferrari, Aston Martin, Lamborghini, l'ultima Maserati GT solo per citarne alcune) ma c'è qualcosa nelle linee della C6 che sembra andare oltre il tempo, se potessi metterla a confronto con le auto del passato la trovo tanto bilanciata e perfetta quanto la Ferrari 308 GTS, un classico senza tempo, sarà anche la C6 in grado di diventarlo? Ai nostri figli l'ardua sentenza.
Il sedile è comodo, non di certo un sedile da Supercar ma da GranTurismo che su asfalto sconnesso rilascia qualche cigolino, solo avvertibile sotto i 2.000 giri, poi il gorgoglio del V8 non lascia più tracce di rumori di sottofondo. Confesso, dopo aver letto qualche parere qua e là, di aver pensato di montare dei sedili OMP o Sparco ma dopo questo primo comodo approccio sono soddisfatto dei sedili stock. Posizione di guida e confort promossi, una vera GT.
Il cruscotto è piacevole nel design, strumenti analogici ordinati, un po' plasticosi ma di gran lunga, a mio parere, uno dei migliori dashboard delle Muscle Cars Americane. Sempre dai comandi al cruscotto mi personalizzo la mia Vette con il mio nick TATOZ, lingua rigorosamente Inglese ma sistema metrico e cosa succede? Fantastico, tutto si trasforma per magia in metrico, niente di sorprendente direte voi dal momento che viviamo nell'era dell'elettronica, ma quello che mi lascia esterrefatto è l'ago del tachimetro analogico che trasla anche lui su km/h. Cavoli!!! Guardo la mia scala ed ovviamente il mio fondo scala è con il 200 e mi sorge spontanea la domanda "e quando supero i 200 km/h l'ago che fa?", troverò la risposta più tardi ed anche la soluzione grazie a quella magnifica cosa che passa sotto il nome di Head Up Display.
Provo un po' di comandi al cruscotto e tutti mi sembrano chiari, facili da capire nella loro logica, quindi (come mi è stato insegnato..... grazie Ingsteve) imposto la temperatura dell'olio come priorità "telemetrica" assoluta, consapevole che il viaggio comincia sopra i 70°C.
Sempre in tema cruscotto e comandi essendo io un guidatore alla "tedesca" (segnalo sempre il cambio di corsia sia a DX che a SX) trovo fantastico il fatto che basta toccare e rilasciare (senza fargli fare lo scatto) la leva dell'indicatore di direzione per fare tre lampeggi di freccia, una chicca che non ho mai visto su nessuna altra auto.
Bello il navigatore, anche se devo ancora aggiornare il DVD con la versione Europa, molto meglio del sistema che equipaggia le Grand Cherokee dell'ultima generazione, non solo è touchscreen ma trovo diabolicamente jamesbondesco il sistema di tilt automatico per inserire i dischi, un solo dispiacere nel vedere che non ha l'opzione per caricare dischi multipli.
Finisco il giro dei comandi e trovo un misterioso tastino I/O messo a fianco del controllo di trazione, immagino possa essere il comando che apre e chiude le farfalle dello scarico a piacere ma provo e riprovo e le farfalle restano chiuse, magari è staccato il fusibile o è stato disattivato dalla concessionaria? vedremo, in fondo è bello scoprire un po' alla volta.
Mi guardo un po' in giro e trovo tre tastini (sono tastini?) sull'aletta parasole, cosa sono? Forse solo dei bumpers? Scopriremo anche questa ma sono graditi suggerimenti.
Le chiavi ci sono, il sedile è regolato, specchietti a posto, frizione premuta, luce verde, premo lo start e 7 Litri di Fuoco Americano si muovono di fronte a me. Percepisco nell'aria la pienezza del V8, come un fiume che si muove lento e la cui forza sta nel volume d'acqua che scorre, comincio a percepire di che materiale è fatto LS7.
Sono teso, chi di voi non lo è stato la prima volta che ha guidato la Corvette? La gola mi si secca dopo i primi metri, per fortuna ho preso 1/2 litro di acqua anche se vorrei che fosse una Diet Coke (più appropriata al mezzo e al guidatore). Faccio i primi metri giusto per arrivare al distributore dove me la cavo con 97 Euro di pieno a 98 ottani.
Comincia il viaggio, lo sterzo è come mi aspettavo, compatto, leggero, preciso, mi dirigo in autostrada sempre ben attento a non superare i 2.000 giri sino a che la temperatura dell'olio superi i 70°C.
Tutti guardano questo bolide argento e mi domando quanti sanno che è una Corvette, penso pochi come pochi però sono quelli insensibili al suo incedere.
Il casello che mi porterà verso la A15 della Cisa è vicino e non mi resta che rilassarmi. L'esperienza di guida inizia dalla fruibilità del motore, non riesco mai a capire in che marcia mi trovo, come è possibile che sono in 6a a 100 km/h e a soli 1200 giri? e se tocco i 1500 giri sono già a oltre 130 km/h?
Il cambio Callaway mi piace da subito, innesti precisissimi e cortissimi, sembra un cambio da videogioco, solo inserire la 6a risulta un po' difficile con il rischio di scalare in 4a. Un'altro punto debole è il fatto che il knob è tutto di alluminio e quando la macchina è stata al sole è impossibile tenerlo in mano (devo comprarmi un paio di guanti.......just in case).
Tengo la radio spenta per sentire tutto della Zetona e sono sorpreso dall'assenza di scricchiolii e dal confort di marcia come da una silenziosità che non la facevo proprio di un auto da oltre 500 CV e meno di 100K Euro.
Le gomme sono le non rinomate Goodyear Eagle F1 run-on-flat, forse sono un po' dure ma non avendone provate altre vanno più che bene, sinora tutto è superiore alle mie attese.
Quest'anno ho frequentato il corso di Guida Sportiva "Guidare e Pilotare" di Siegfried Stohr, e in due giornate, oltre a sperimentare tutte le tecniche di guida sicura, ho avuto modo di fare oltre 30 giri di pista sia a Monza che a Misano guidando macchine del calibro della nuova M3 da 430 CV, di certo la macchina più potente che mi sia mai capitato i guidare. Ho premesso questo per meglio spiegare le mie sensazioni sul motore della Z06.
I 430 CV della M3 sono tosti e mi hanno spinto a Monza a toccare una punta massima di 230 km/h, pensavo di andare forte ma poi con la Corvette ............ beh ecco, non so come sia successo, come dire, era tutto libero e senza accorgermi faccio 4a-5a e l'HUD mi visualizza il numero 250, deve essere stato un errore dell'elettronica penso io, come possono soli circa 100CV della M3 spingere in così poco a così tanto? Ripeto, sarà stato un errore, il computer non si è ancora ripreso dal Jet-lag.
Non ho mai provato niente di così veemente nella spinta, nemmeno su moto da oltre 100 CV ho provato brividi da accelerazione così intensi e per la prima volta ho visto la strada stringersi all'orizzonte....... ...
Quello che sorprende è la densità dell'erogazione, è una curva che ti prende dai 2.500 giri e con il gorgoglio del V8 sembra non finire mai, sento la trasmissione rodere sotto la leva del cambio e ben presto mi accorgo di cosa volevano dire i commenti alla rumorosità che ho letto sui post relativi alle leve del cambio tipo Callaway. La prontezza è spaventosa, quando tenuto in coppia la risposta dei 7 litri è qualcosa che ti fa sentire il motore come una parte di te stesso, lo stesso istante in cui pensi lui esegue, pensi di fare un sorpasso? come? già fatto?!
Esco a Fornovo e faccio una capatina all'autodromo del Varano giusto per curiosare, e chiedere qualche informazione che mi viene prontamente fornita da un simpatico Emiliano, qui l'ospitalità è di casa.
Riparto alla volta di Bedonia (PR) dove sono a cena dai miei i quali sono ancora ignari del mio recente acquisto, inutile dirvi la sorpresa, per una sera la Corvette è l'attrazione del paese.
Riparto più tardi, poco dopo il tramonto (le giornate si stanno allungando, che bello) destinazione Versilia con la Cisa che gradatamente ci porta verso il mare. Ho solo cominciato ad apprendere i miei primi rudimenti a bordo di questo incredibile mezzo, un po' di tensione si è allentata ma tanta ne resta.
Ci vorrà ancora del tempo e molti chilometri per sentirmi a mio completo agio con questo mostruoso Giano bifronte, da una lato docile e mansueto, dall'altro incontenibile e selvaggio.
Felice, eccitato, teso, pavido e impavido, estasiato, terrorizzato, sorpreso, esterrefatto, rivivo la miriade di emozioni che mi hanno accompagnato nel mio primo weekend da Corvettista.
Mi scuso della prosaicità ma scrivere mi aiuta meglio ad apprendere e ad apprezzare le cose.
Il mio battesimo è avvenuto, spero di trovare presto anche l'occasione per conoscere molti di voi di persona.
Un saluto
Mauro
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