Gia, un vero peccato per chi non sarà alla 1000Miglia 2007.
La manifestazione è caratterizzata dal numero “7”.
Nata nel 1927, sospesa per un grave incidente (11 morti) nel 1957, ritornata come gara di “regolarità” nel 1977, quest’anno festeggia l’ottantesimo compleanno.
Quindi ci sono tutti i presupposti per pensare che l’organizzazione la consideri un’edizione “speciale”.
Mi ha sempre incuriosito la leggenda che aleggia intorno a questa corsa d’altri tempi. Certo, oggi non è più come una volta, ma rimane comunque un’occasione unica per vedere e sentire dal vivo, automobili uniche nel loro genere.
Costruite senza badare troppo al numero dei cilindri e alle emissione sonore..
Ecco perché per preparami degnamente all’appuntamento Ferrarese (e alla mangiata di Pegli), ieri ho pensato bene di portare la Collector dall’estetista. Per togliere i segni lasciati da un paio di bastardi che hanno pensato bene di usare la mia auto a mò di sensori di parcheggio. Qui a Piacenza ho la fortuna di avere una carrozzeria specializzata in restauri di auto moooolto particolari, spesso rari esemplari nel mondo.
L’anno scorso in questo periodo, avevo portato la moto per alcuni ritocchi trovandoci in ultimazione le Ferrari (275 GTB4 e Daytona cabrio) di due poveri fratelli disgraziati, che le avrebbero usate nella 1000Miglia passata.
Guardandole ho sognato all’idea di vederle in passerella.
Quest’anno il sogno si è avverato.
Grazie Stroker.