Ho conosciuto Arnaldo, beh, più che conosciuto, l'ho incontrato ad un raduno, l'ho anche premiato! Quando ho visto lui e la sua compagna entrambi anziani e con le stampelle scendere da una C4 gialla, completamente vestiti di giallo, ho pensato che andassero premiati. Gli ho chiesto quanti anno avesse, con orgoglio mi ha risposto "più di 70 anni", pioveva, e io pensai seriamente che andassero premiati. Avevano superato tutti quegli ostacoli che molti altri non avevano voluto superare, quella domenica le onde del lago erano alte come cavalloni al mare tanto era il vento e la pioggia, molti avevano rinunciato al raduno, lui con quel tempaccio, la sua veneranda età, i suoi acciacchi, era li, vestito di giallo, con al suo fianco la sua compagna, dovevo dargli una coppa. E così feci, durante la cerimonia di premiazione anche lui ebbe il suo trofeo, trovai un motivo banale che nemmeno ricordo, ricordo solo che volli premiarlo, e così feci! Forse in me, c'era anche un po di triste consapevolezza, a 70 anni anche io probabilmente sarò come lui, azzoppato, acciaccato, mezzo sgangherato, però sempre disposto a fare qualcosa pur di non starmene a casa ad autobiasimarmi.
Poi a distanza di tempo, leggo su internet e sento parlare di un "Falso invalido su una Corvette" accusato e quindi sotto inchiesta. Un tizio di circa 70 anni, lui e la compagna girano su una Corvette gialla. Faccio finta di nulla e non dico niente a nessuno, è ancora sotto inchiesta e quindi non esiste una sentenza, fino a prova contraria è innocente. Però, qualcuno mi fa notare la cosa, dopo alcuni mesi, si è sparsa la voce. Chiamo allora un amico, perché ho il sospetto che sia al corrente della situazione, ma non quella raccontata dai giornali, quella vera. Infatti, lo conosce e non solo, ha modo di farmi avere la sentenza definitiva, assolto con una sentenza di ventidue pagine. Allora vado a riguardarmi internet e quello che scrivevano sulla faccenda. E vedo una morbosa ricerca alla notizia, beh, certo, un falso invalido fa notizia, se poi guida una corvette, la notizia diventa succulenta e si diffonde in maniera virale. Però nel frattempo scopro che a Novembre 2012 Arnaldo è stato assolto. Chiedo ad un amico comune di darmi notizie più precise, lui mi dice che farà di più, mi farà avere copia della sentenza. Quando mi arriva me la leggo, è stato assolto, ed è emerso che lui non è un falso invalido. Lui finge, ma finge di stare bene. I medici coinvolti nell'indagine hanno dichiarato tutti la stessa cosa, e cioè che lui nelle condizioni in cui è dovrebbe stare su una carrozzina, ma rifiuta di farlo, si ostina a fare cose che non dovrebbe fare, rischiando ogni giorno una complicazione, ha subito 7 interventi alle anche, è in attesa dell'ottavo, e ha una sfilza di problemi di salute tali da rendere inspiegabile come possa stare in piedi. Medici e conoscenti che sono vicini a lui da anni dicono che è….. “un po folle e ostinato” vuole per forza ostentare una vita normale.
Quindi Arnaldo, falso, invalido, scusate… oggi si dice diversamente abile, non è diversamente abile, casomai è diversamente rassegnabile, non si vuole rassegnare, tutto qui, a leggere le 22 pagine della sentenza e l’elenco di problemi fisici e le decine di ricoveri ed operazioni (tutti documentati) sinceramente mi viene da ridere, questo è un fenomeno. Si certo, per chi paga le tasse sapere che c’è un diversamente abile che percepisce un aiuto economico per la sua invalidità e poi vederlo in Corvette fa storcere il naso a tutti, ed è comprensibile. Però lui non fa finta di stare male, lui fa finta di stare bene da quello che dicono i medici, ed è per questo che è stato assolto. Forse l’attenzione su di lui è stata esagerata dal suo stile di vita, ma è solo voglia di vivere, e noi Italiani, da bravi impiaccion…. em… diversamente discreti ne abbiamo fatto una notizia.
Se la “diversità” dei proprietari di Corvette deve fare notizia allora io in 13 anni di mondo Corvette ne ho visti tanti, diversamente abili che non sanno guidare, diversamente comprensibili che non sanno di cosa parlano, diversamente amichevoli perché poi ti giri e te ne dicono di tutti i colori alle spalle, diversamente ricchi perché non hanno un soldo ma si ostinano a non vendere la macchina, diversamente pettinabili perché non hanno i capelli, ma soprattutto, diversamente antipatici perché stare con loro è divertente e ti senti a casa. Insomma Arnaldo ha una coscienza e sarà lui stesso a farci i conti. Come diceva mio nonno “fatevi un po’ i cazzi vostri!”
Il Presidente