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Discussione: Salone di Ginevra

Visualizzazione Ibrida

  1. #1
    Nsrv
    Guest

    Salone di Ginevra

    PEZZO UNICO Dopo la Murcielago Roadster, tocca ora alla Gallardo scoprirsi e provare a togliere il sonno agli amanti delle sportive scoperte. Questi faranno comunque bene a mettersi almeno per ora il cuore in pace. Dal quartier generale di Sant’Agata fanno infatti sapere che della Concept S, questo il nome del prototipo presentato a Ginevra, viene al momento escluso un possibile sviluppo in senso stradale.
    FIGLIA DI TANTO PADRE La paternità della linea è attribuita a Luc Donckerwolke in persona, il gran capo del Centro Stile Lamborghini. Le voci che giungono dalla Casa dicono che abbia preso ispirazione dalle monoposto del passato per schizzare la Concept S ma non mancano evidenti riferimenti anche al mondo della nautica. I due cupolini al posto di un vero e proprio parabrezza sono tipici dei motoscafi da competizione mentre nel mezzo c’è uno specchietto retrovisore a controllo elettronico che all’occorrenza fuoriesce dalla carrozzeria a mo’ di periscopio.

    ALI PER VOLARE La presenza di due semi-abitacoli separati per il pilota e il suo secondo dà poi alla Concept S un’aria da catamarano e ha permesso anche di realizzare una presa d’aria dinamica supplementare nella zona centrale, che porta una ventata d’aria fresca al motore. Ai lati di questa bocca svettano due alucce la cui esile struttura fa pensare che abbiano una funzione più aerodinamica che non quella di rollbar. E sempre pensando a migliorare l’aerodinamica sono stati modificati lo spoiler anteriore, gli sfoghi posteriori per l’aria calda del vano motore e la parte finale del fondo piatto.


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  2. #2
    Emi
    Guest
    L'idea dei 2 abitacoli sembra presa dal prototipo Aztec creato dlla ItalDesign.


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  3. #3
    bestdriver
    Guest
    Lo sviluppo di questo gioiello non ci sara'...almeno fino a quando non saranno smaltite le vetture in esubero nei magazzini di S.Agata Bol., infatti dopo un'iniziale euforia per gli ordinativi, arrivati gia' prima della presentazione ufficiale, il direttivo si e' dovuto scontrare con una produzione di vetture esuberante, peccato, perche' e' veramente una grande auto, solo che la crisi economica imperversa...vedremo ...ciao

  4. #4
    Nsrv
    Guest
    LA GABBIA Il nome intanto: Birdgace, letteralmente "gabbia per uccelli", per via del telaio a piccoli tubi saldati tra loro "a triangolazione" tanto da ricordare lo schema di una gabbia. Un nome legato a uno dei leggendari modelli da corsa del Tridente, la Birdcage Tipo 63 del 1961, con motore centrale, meccanica a vista, ruote coperte, parabrezza trasparenti di dimensioni insolite per l’epoca e un palmares da fare invidia alle Maserati di oggi, tra i quali il quarto posto ottenuto alle 24 Ore di Le Mans del 1961. Un nome tra i più belli della tradizione Maserati che Pininfarina non si è fatto scappare. E che forse era anche ingiusto continuare a ignorare.

    CUORE DA CORSA Maserati perché la Birdcage 75th nasce su meccanica del Tridente, quella del telaio da corsa della MC12, e del V12 da oltre 700 cv che muove i bolidi di Modena. E per il Dna sportivo rivolto al domani. Della vecchia Birdcage sono rimasti i concetti, ma anche una citazione visiva: la base di sostegno dell’head up display trasparente su cui vengono proiettati tutti i dati relativi al motore e al funzionamento della vettura, a struttura triangolare come sul vecchio modello.

    VOLO RADENTE La forma è quella tipica delle vetture da competizione: profilo basso, area frontale estesa, volume centrale a goccia per l’abitacolo e coda lunga affusolata che si assottiglia e avvolge la meccanica. La Birdcage rispetta la tradizione e la evolve con una soluzione che separa la parte superiore centrale completamente trasparente e quella inferiore con funzioni di "minigonna aerodinamica".

    EFFETTI SPECIALI Un risultato di grande impatto visivo sia per chi è all’interno dell’auto, sia per chi osserva la Birdcage 75th da fuori, con meccanica, sospensioni pushrod e trombette di aspirazione in fibra di carbonio del V12 a vista. Uno spettacolo viaggiante che affascina tutti, passeggeri e pubblico.

    RACING STYLE Stilisticamente Pininfarina la definisce "un'estensione futuristica delle grandi Maserati da corsa del passato", con le superfici in carbonio che avvolgono tutta la parte inferiore della vettura, avvolgendo i parafanghi pronunciati per lasciare spazio ai cerchi da 20 davanti e da 22 dietro. Cerchi a forma di tridente stilizzato ovviamente, e fissati al mozzo con un solo bullone. Tra i dettagli da notare la bocca ovale che porta ossigeno al radiatore centrale, i condotti dei freni, i fari lunghi e sottili con tecnologia Led incapsulati in contenitori in alluminio fresato con uscite per l’aria calda e gli scarichi ovali in cromo.

    HIGH TECH All’interno ci si accomoda come sulle vetture da gara, sdraiati su due conchiglie avvolgenti e rivestite in Alcantara. La Birdcage è alta solo un metro e non consente alternative. Originale è anche l’accesso all’abitacolo, con la cupola centrale che si solleva e si scorre in avanti. Al volante multifunzione si accompagna l'head up display trasparente sostenuto dalla struttura triangolare in omaggio alle Birdcage del passato su cui vengono proiettate le informazioni relative agli strumenti principali e alcuni dei comandi che non trovano posto sul volante. Una serie di telecamere a infrarossi piazzate nei punti strategici della vettura consentirà una sorta di navigazione cieca, proiettando sul display le immagini esterne, con effetti benefici soprattutto nella guida notturna.

    SCHEDA TECNICA
    Telaio: scocca portante in carbonio e honeycomb di nomex con struttura anteriore e posteriore in allumino.
    Carrozzeria: in fibra carbonio.
    Sospensioni: anteriore e posteriore: a quadrilateri articolati con schema push-rod; ammortizzatori monotaratura e molle elicoidali coassiali.
    Freni: Brembo a quattro dischi autoventilanti e forati, ant. 380 mm x 34 mm, post. 335 mm x 32 mm; pinze in lega leggera a sei pistoni anteriori e quattro posteriori.
    Trasmissione: cambio longitudinale posteriore rigidamente collegato al motore. Trasmissione meccanica a 6 marce sequenziali.

    Motore: 12 cilindri a V di 65° cilindrata 5998 cc
    Potenza: oltre 700CV
    Lunghezza: 4656 mm
    Larghezza: 2020 mm
    Altezza: 1090 mm
    Passo: 2800 mm
    Sbalzo anteriore: 1066 mm
    Sbalzo posteriore: 790 mm
    Carreggiata ant. 1660 mm
    Carreggiata post. 1650 mm
    Pneumatico ant. 275/30 20"
    Pneumatico post. 295/35 22"
    Peso a secco: 1500kg circa



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  5. #5
    Emi
    Guest
    Cos'è una sogliola??????''

  6. #6
    Emi
    Guest
    L'idea dei 2 abitacoli sembra presa dal prototipo Aztec creato dlla ItalDesign.


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  7. #7
    bestdriver
    Guest
    Lo sviluppo di questo gioiello non ci sara'...almeno fino a quando non saranno smaltite le vetture in esubero nei magazzini di S.Agata Bol., infatti dopo un'iniziale euforia per gli ordinativi, arrivati gia' prima della presentazione ufficiale, il direttivo si e' dovuto scontrare con una produzione di vetture esuberante, peccato, perche' e' veramente una grande auto, solo che la crisi economica imperversa...vedremo ...ciao

  8. #8
    Nsrv
    Guest
    LA GABBIA Il nome intanto: Birdgace, letteralmente "gabbia per uccelli", per via del telaio a piccoli tubi saldati tra loro "a triangolazione" tanto da ricordare lo schema di una gabbia. Un nome legato a uno dei leggendari modelli da corsa del Tridente, la Birdcage Tipo 63 del 1961, con motore centrale, meccanica a vista, ruote coperte, parabrezza trasparenti di dimensioni insolite per l’epoca e un palmares da fare invidia alle Maserati di oggi, tra i quali il quarto posto ottenuto alle 24 Ore di Le Mans del 1961. Un nome tra i più belli della tradizione Maserati che Pininfarina non si è fatto scappare. E che forse era anche ingiusto continuare a ignorare.

    CUORE DA CORSA Maserati perché la Birdcage 75th nasce su meccanica del Tridente, quella del telaio da corsa della MC12, e del V12 da oltre 700 cv che muove i bolidi di Modena. E per il Dna sportivo rivolto al domani. Della vecchia Birdcage sono rimasti i concetti, ma anche una citazione visiva: la base di sostegno dell’head up display trasparente su cui vengono proiettati tutti i dati relativi al motore e al funzionamento della vettura, a struttura triangolare come sul vecchio modello.

    VOLO RADENTE La forma è quella tipica delle vetture da competizione: profilo basso, area frontale estesa, volume centrale a goccia per l’abitacolo e coda lunga affusolata che si assottiglia e avvolge la meccanica. La Birdcage rispetta la tradizione e la evolve con una soluzione che separa la parte superiore centrale completamente trasparente e quella inferiore con funzioni di "minigonna aerodinamica".

    EFFETTI SPECIALI Un risultato di grande impatto visivo sia per chi è all’interno dell’auto, sia per chi osserva la Birdcage 75th da fuori, con meccanica, sospensioni pushrod e trombette di aspirazione in fibra di carbonio del V12 a vista. Uno spettacolo viaggiante che affascina tutti, passeggeri e pubblico.

    RACING STYLE Stilisticamente Pininfarina la definisce "un'estensione futuristica delle grandi Maserati da corsa del passato", con le superfici in carbonio che avvolgono tutta la parte inferiore della vettura, avvolgendo i parafanghi pronunciati per lasciare spazio ai cerchi da 20 davanti e da 22 dietro. Cerchi a forma di tridente stilizzato ovviamente, e fissati al mozzo con un solo bullone. Tra i dettagli da notare la bocca ovale che porta ossigeno al radiatore centrale, i condotti dei freni, i fari lunghi e sottili con tecnologia Led incapsulati in contenitori in alluminio fresato con uscite per l’aria calda e gli scarichi ovali in cromo.

    HIGH TECH All’interno ci si accomoda come sulle vetture da gara, sdraiati su due conchiglie avvolgenti e rivestite in Alcantara. La Birdcage è alta solo un metro e non consente alternative. Originale è anche l’accesso all’abitacolo, con la cupola centrale che si solleva e si scorre in avanti. Al volante multifunzione si accompagna l'head up display trasparente sostenuto dalla struttura triangolare in omaggio alle Birdcage del passato su cui vengono proiettate le informazioni relative agli strumenti principali e alcuni dei comandi che non trovano posto sul volante. Una serie di telecamere a infrarossi piazzate nei punti strategici della vettura consentirà una sorta di navigazione cieca, proiettando sul display le immagini esterne, con effetti benefici soprattutto nella guida notturna.

    SCHEDA TECNICA
    Telaio: scocca portante in carbonio e honeycomb di nomex con struttura anteriore e posteriore in allumino.
    Carrozzeria: in fibra carbonio.
    Sospensioni: anteriore e posteriore: a quadrilateri articolati con schema push-rod; ammortizzatori monotaratura e molle elicoidali coassiali.
    Freni: Brembo a quattro dischi autoventilanti e forati, ant. 380 mm x 34 mm, post. 335 mm x 32 mm; pinze in lega leggera a sei pistoni anteriori e quattro posteriori.
    Trasmissione: cambio longitudinale posteriore rigidamente collegato al motore. Trasmissione meccanica a 6 marce sequenziali.

    Motore: 12 cilindri a V di 65° cilindrata 5998 cc
    Potenza: oltre 700CV
    Lunghezza: 4656 mm
    Larghezza: 2020 mm
    Altezza: 1090 mm
    Passo: 2800 mm
    Sbalzo anteriore: 1066 mm
    Sbalzo posteriore: 790 mm
    Carreggiata ant. 1660 mm
    Carreggiata post. 1650 mm
    Pneumatico ant. 275/30 20"
    Pneumatico post. 295/35 22"
    Peso a secco: 1500kg circa



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  9. #9
    Emi
    Guest
    Cos'è una sogliola??????''

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