Nasce questo post dal desiderio che a tutti noi dovrebbero dare la possibilità che nella vita di automobilista venisse insegnata la tecnica di guida sicura e sportiva.
Quando raggiunsi i classici 18 anni giusti per ottenere la patente di guida, avevo comunque raggiunto una certa esperienza avendo passato almeno 6 estati seduto al fianco di mio padre per aiutarlo nel suo lavoro di consegna e vendita di latticini nella Roma degli anni 60.
Ricordi che vanno e vengono, anche un pò sbiaditi dal tempo, quello che non mi si cancellano sono ad esempio la Roma di quel tempo, bellla belllisssima con i "romani veri" dei film che noi tutti ancora guardiamo oppure il tipo di traffico di quei giorni che si trovava nelle strade, ridicolo paragonato ai giorni d'oggi, ricordo che fornivamo una media di 25 "pizzigherie" al giorno, tutti i giorni, in quanto la mozzarella non aveva conservanti e la sua durata non superava il 3° giorno, per far questo attraversavamo Roma nei suoi 4 punti cardinali per poter raggiungere tutte le "poste", iniziavamo alle 6 di mattina per poi finire il "GIRO" prima della chiusura di pranzo.
Impossibile oggi, forse non basterebbe l'intera giornata.
Bene la divagazione serve a spiegare che a 14 anni già spingevo a mano la topolino a furgoncino, era l'unica cosa che mi permetteva di fare e a me mi soddisfaceva comunque, quando mio padre era costretto a lasciarla in doppia fila per mancanza di parcheggio io lo dovevo aspettare in auto, se era in pianura mi occupavo di parcheggiarla qualora si liberava un posto.
Ho rubato con gli occhi ogni singolo movimento che lui faceva nel guidarla, giorno dopo giorno, tanta era la mia passione per la guida. Ricordo che quando lui doveva accenderi una sigaretta io gli tenevo il volante e cambiavo le marce standogli di fianco.
Se qualcuno ci sorpassava gli chidevo di darmi lo sterzo e gli gridavo di accellerare, corri lo vedi che va via, povero uomo gli toglievo la vita.
All'esame per la patente penso che guidassi meglio dell'esaminatore, avendo già l'abitudine a guidare usando gli specchietti retrovisori classico di un furgone, manovre e accostamenti o qulsivoglia operazione mi veniva spontanea.
Quando comprai la mia prima auto importante avevo 22 anni, era la 124 sport spyder 1600 con cofani bombati, blu notte e interni rossi, un orgasmo. Ma per quella goduria firmai tante di quelle cambiali che l'addetto al concessionario di Roma si era stancato di aspettare.
Bene la ritirai a giugno del 1970 e la distrussi ad agosto dello stesso anno, pagando cambiali per 5 anni senza avere più l'auto.
Pensavo di essere un pilota, e tale convinzione mi pervase al punto che non riuscii mai a conservare un auto intatta. Solo macchine sbattute.
Poi arrivò l'Inghilterra dove mi trasferii con la mia prima moglie australiana e li ebbi la fortuna di frequentare una scuola di pilotaggio.
Cosi che le mie convinzioni di essere già un pilota caddero miseramente. Dopo 3 mesi di addestramento con 1a uscita a settimana nel circuito di Brands Hatch, avevo fatto passi da gigante nelle tecniche basi, controsterzo, frenata, cambiata, inserimento, percorrenza e sopratutto la consapevolezza che in pista non sei da solo, quindi la responsabilità che si deve avere per gli altri.
Se volevo rimanere nel gruppo delle Ford messico che ci mettevano a disposizione per fare gare interne, dovevo impegnarmi alla morte.
Cosi quel Nuvolari dei poveri dovette ricredersi di certi suoi atteggiamenti perchè una volta che ho conosciuto i miei limiti ho avuto l'umiltà di imparare a guidare e feci tesoro che in pista trovi sempre qualcuno più bravo di te.
Questo è quello che vorrei fare insieme a Tony a Tatoz e a chi se la sente di partecipare, per dare a tutti coloro che ne sentano il desiderio la possibilità di partecipare ad un corso.